[Squalificato]UNA MACCHIA GIALLA NELLA PIOGGIA
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[Squalificato]UNA MACCHIA GIALLA NELLA PIOGGIA

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  1. maodante
     
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    Ciao!
    Il racconto mi è piaciuto, specie per il finale, inaspettato e colmo di speranza, che da lustro a tutta la storia!
    Magari toglierei quella bestemmia all'inizio (non voglio fare il moralista o bigotto, ma la trovo parecchio pesante, anche se contestualmente azzeccata) e mi dilungherei meno sulla descrizione dell'automobile, che tanto ai fini della storia non è utile. Infine eviterei di "infierire" così sulla vittima dell'incidente, poiché, fra quello che gli passa sopra e i vari spostamenti-sollevamenti e via dicendo, dovrebbe essere morta almeno dieci volte :blink: ...
    Voto 3
     
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  2. Ashait
     
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    Sono una stupida.
    Ho sbagliato con il sondaggio.
    Avverto io Dadax di conteggiarti il 3 che non posso inserire, scusa ancora
     
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  3. michele schirinzi
     
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    Grazie per le letture e i commenti.
    Già, il nàcchero l''avevo usato una volta, nemmeno lo ricordavo! :woot:

    Vabbè, ammetto che nella parlata del protagonista mi sono ispirato a un mio amico fiorentino.
    Il mio amico usa "nàcchero" quando richiama l'attenzione di qualcuno, un poveretto (che in effetti è un po' bischero), senza volerlo offendere... ;) Usare "bischero" nel discorso diretto sarebbe infatti scortese, nàcchero invece è un po' canzonatorio ma non offensivo.
    Nel testo c'è anche un "madonna serpente", che per un fiorentino può essere una bestemmia ma anche un'imprecazione (non un intercalare, come sarebbe "dio bono"). Certo, madonna serpente è abbastanza pesante, ma vista la situazione... Ora, ci sarebbe una sottigliezza linguitica a distinguere tra un intercalare, un'imprecazione e una bestemmia, ed è la lettera minuscola o minuscola della divinità (nel caso del racconto sono stato un po' perfido perché ho scritto "Madonna serpente"... ma sarebbe minuscolo, infatti è in testa alla frase e solo per quel motivo diventa necessariamente maiuscolo. ;))

    Adesso, veniamo al punto cruciale. C'è una cosa che mi ha colpito nei vostri commenti: non mi pare che abbiate capito il finale. Il protagonista non è un eroe, né uno che si redime. Nemmeno per sogno. E' (con l'apostrofo, con buona pace di CMT e di tutti gli editor che sono su questo forum :P) un codardo. Non soccorre l'uomo. Il soccorso è immaginato, è nella mente del narratore: lui infatti, una volta entrato in macchina, non scende di nuovo per caricare il corpo in auto (d'altronde come farebbe? da soli è impossibile caricarsi sulle spalle un corpo di un adulto, solo nei pessimi telefilm accade), né tantomeno lo trasporta in ospedale. Immagina il tutto, compreso il trionfo che lo attende. Alla fine infatti rimane chiuso nell'abitacolo a sentire Billy Joel. Il protagonista dunque è e rimane un codardo, uno che pensa agli affaracci suoi, al fatto di non essere coinvolto in indagini, alla sua bella vita (perché il protagonista non è povero, uno che noleggia una Buick e che va a cena al Jour e Nuit di New York non può essere povero). Lui è solo uno che in fondo disprezza i poveracci "emigranti", tipo colui che ha investito, addossando all'investito la propria ed esclusiva responsabilità (parlava al telefono, era distratto, per questo c'è stato l'incidente: un poveraccio nella pioggia con la cerata gialla non è né può essere un suicida). Il fatto poi che il protagonista indossi una giacca da pompiere non dimostra che è un pompiere.

    Devo dire infine che nessuno finora ha colto un elemento essenziale della storia, ovvero l'ambientazione. Un lettore esperto si chiede sempre, leggendo una storia, dove questa accade e quando accade. Se lo chiede istintivamente, e quando il tutto non è spiattellato, si attacca a qualsiasi indizio per comprendere dove è precipitato. Non sapere dove si è, quando si legge, è un fattore di disagio in un lettore esperto. Ora il luogo dove questa storia accade è troppo facile, sulla Highway 1 in un punto imprecisato tra Boston e New York. Ma quando la storia accade è un fattore determinante per capire bene tutto. Tutte le sfaccettature, intendo, anche quelle psicologiche. Sia chiaro, non penso che tutti debbano essere lettori esperti, questo è un forum di amatori della scrittura mica di professori di letteratura. Però che anche i membri della giuria non capiscano i finali e non sappiano leggere in profondità la storia (capito Paola?) mi stupisce. Anzi no, non mi stupisce affatto.

    Edited by michele schirinzi - 15/10/2011, 08:36
     
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  4. michele schirinzi
     
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    Buick Roadmaster Estate Wagon


    1993-Buick-Roadmaster-Estate


    1993-Buick-Roadmaster-Estate-i
     
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  5. Fini Tocchi Alati
     
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    Ciao!
    Bel racconto! Stile conciso, diretto, duro. Immagini chiare, adatte. Niente da dire, se non un paio di osservazioni.
    La prima.
    In alcuni casi tendi a precisare di cosa il protagonista stia parlando.
    Qui, per esempio: "una Buick Roadmaster Estate Wagon, la più grande station-wagon in produzione in America,"
    E qui: "Gianluca Campani, il mio amico a New York,"
    Ecco, io penso che in un racconto in prima persona si debbano evitare queste precisazioni, perché chi narra sa benissimo chi è Gianluca Campani (che poi ha poca importanza nell'economia del racconto sapere chi sia, no?).
    E poi.
    Te lo hanno già fatto notare.
    Leggendo mi ero raffigurata una bella e classica (troppo?) ambientazione americana. Poi, a un certo punto, leggo "bischero". BISCHEROOO??? Ecco, in quel preciso momento tutti gli sforzi che avevo fatto per crearmi l'ambientazione sono crollati e un po' ho per forza dovuto storcere il naso. Ho pensato che il protagonista fosse un toscanaccio trapiantato in America, ma non ho trovato altri indizi. Ho pensato che avevo sbagliato a raffigurarmi l'America, ma troppi in questo caso erano gli indizi.
    A parte queste osservazioni più che altro di stile, l'unico appunto di sostanza che mi sento di fare è che il racconto soffre un po' di stereotipismi nei personaggi e nell'ambientazione. Tanto che a un certo punto pensavo ci volessi giocare sopra (quando inizia a parlare della "dura" vita in carcere) e alla fine ribaltarli.
    Vabbe'.

    Dico 3.

    Edited by Fini Tocchi Alati - 17/10/2011, 19:11
     
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  6. michele schirinzi
     
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    Grazie, Fini, per aver letto e commentato.

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 17/10/2011, 15:36) 
    In alcuni casi tendi a precisare di cosa il protagonista stia parlando.
    Qui, per esempio: "una Buick Roadmaster Estate Wagon, la più grande station-wagon in produzione in America,"
    E qui: "Gianluca Campani, il mio amico a New York,"
    Ecco, io penso che in un racconto in prima persona si debbano evitare queste precisazioni, perché chi narra sa benissimo chi è Gianluca Campani (che poi ha poca importanza nell'economia del racconto sapere chi sia, no?).
    E poi.
    Te lo hanno già fatto notare.
    Leggendo mi ero raffigurata una bella e classica (troppo?) ambientazione americana. Poi, a un certo punto, leggo "bischero". BISCHEROOO??? Ecco, in quel preciso momento tutti gli sforzi che avevo fatto per crearmi l'ambientazione sono crollati e un po' ho per forza dovuto storcere il naso. Ho pensato che il protagonista fosse un toscanaccio trapiantato in America, ma non ho trovato altri indizi.
    Ho pensato che avevo sbagliato a raffigurarmi l'America, ma troppi in questo caso erano gli indizi.

    Tutto ciò serve a creare l'ambientazione. Il protagonista noleggia una macchina americana, viaggia sulla Highway 1, e il suo amico gli dice al telefono che andranno a cena fuori a New York. E' chiaro che siamo in America. E' chiaro anche dalla presunta identità dell'investito.Su Gianluca Campani, dando un nome e cognome italiano all'amico del protagonista poi non ci dovrebbe stupire se il protagonista è italiano.
    E perché ti stupisci che il protagonista abbia un accento? Quasi tutti gli italiani hanno un accento. Anche gli speaker del telegiornale, e gli attori, molto spesso. Non capisco perché un narratore in prima persona non dovrebbe avere un accento. Mi stupirei di quello, io.

    Grazie ancora.

    P.S. Aspetto sempre una risposta da Paola, la giurata, che secondo me non ha capito il racconto. Se lei non ha letto il mio post, i moderatori o il curatore di questo contest possono avvisarla? Oppure nel frattempo si è dimessa da giurata? :lol:
     
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  7. dadax70
     
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    I giurati non sono fissi. Cambiano ogni mese.
     
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  8. michele schirinzi
     
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    Il che vuol dire che l'altro mese abbiamo avuto sfiga o fortuna?
     
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  9. dadax70
     
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    Entrambe.
     
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  10. michele schirinzi
     
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    D'accordo, mi arrendo su tutti i fronti. Non c'è nulla da fare.
    Per questo, dopo meditata riflessione, ho deciso di ritirare il racconto di questo mese.
    In questo modo lascio un piccolo spazio in più agli altri, a quelli che credono in questo contest e in questa giuria.
    Non credo che parteciperò alle future edizioni di USAM sul nuovo forum, magari ci ripenso, ma al momento ne ho abbastanza.
    E' stato piacevole e spiacevole incontravi, con alcuni di voi non nego che mi piacerebbe mantenere un contatto, magari mi fingo lesbica per un po' per esempio... :) Con altri con cui ho avuto a che fare, nonostante l'antipatia che ho suscitato, è stato comunque divertente e costruttivo. Alcuni di voi mi sono sembrati teneri teneri, da pizzicotti sulle guance come i bambini, altri invece davvero insopportabili. Naturalmente non faccio né nomi né nick, ci mancherebbe.
    Confermo che l'impressione complessiva di questo forum, la sua atmosfera di amore a d'accordo posticcia, mi ha infastidito non poco. Anche alcuni atteggiamenti autoritari, o forzatamente tali, o di chiusura d'ascolto, sono reali e veri e, al di là del gioco che ho condotto qui. Vi invito a rifletterci su, magari in quelle famigerati sezioni riservate dove vi divertite a fare gossip pesante su quelli che sono fuori dal circolo. O dove fate indagini private (e illegali) sulle identità degli utenti.
    Ringrazio chi ha letto e chi ha fornito utili suggerimenti per i miei racconti, ringrazio chi li ha apprezzati e chi no.
    I miei commenti ai racconti altrui sono sempre stati sinceri, scevri da sovrastrutture di giudizi amicali, a volte tranchant (vabbè, era parte del gioco, ammazza quanto siete permalosi) ma mai gratuiti. Ecco, la gratuità dei commenti che mi è stata attribuita per me significa avere le fette di prosciutto sugli occhi. Toglietele, fate ancora in tempo.
    Un saluto a tutti,. amici, nemici e pseudonemici.

    P.S. un saluto particolare a quel cucciolotto di Alessanto, che invito a crescere. Lo dico per lui...

    P.S.2. E adesso non vi mettete a festeggiare. Il mio saluto non è una vostra vittoria, ma una vostra sconfitta. E lo dico non solo per restare antipatico nei vostri ricordi. ;)

    P.S.3. Ah, l'ultimissima. Il racconto di questo mese non è mio. e' un estratto da un bellissimo romanzo di Edoardo Nesi,"Ride con gli angeli", il secondo della sua carriera, datato 1996. da allora Nesi ha scritto una decina di romanzi e quest'anno ha vinto il Premio Strega. Era un test per vedere se eravate in grado di comprendere la bellezza. Alcuni sì, altri no. Un bacio a tutti.
     
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  11. Alessanto
     
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    CITAZIONE (michele schirinzi @ 20/10/2011, 07:41) 
    P.S. un saluto particolare a quel cucciolotto di Alessanto, che invito a crescere. Lo dico per lui...

    Grazie del consiglio.
    E' bello riceverli da un estraneo che non conosce nemmeno con chi ha a che fare.
    Facciamo così: io rifletterò.Tu, invece, prova a rileggere i post che hai scritto e alla persona che hai voluto essere.
    Per il resto corro dal posteggiatore abusivo che bazzica sotto lo studio dove lavoro e chiedo a lui cosa pensa di me; chissà potrei ricevere un altro prezioso, misurato e fondato parere.

    Di nuovo ciao, e grazie di tutto.

    :)
     
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  12. rehel
     
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    P.S.3. Ah, l'ultimissima. Il racconto di questo mese non è mio. e' un estratto da un bellissimo romanzo di Edoardo Nesi,"Ride con gli angeli", il secondo della sua carriera, datato 1996. da allora Nesi ha scritto una decina di romanzi e quest'anno ha vinto il Premio Strega. Era un test per vedere se eravate in grado di comprendere la bellezza. Alcuni sì, altri no. Un bacio a tutti.



    A Napoli direbbero: cornuti e mazziati! :rolleyes:

     
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  13. michele schirinzi
     
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    Scusate scusate, avevo dimenticato una cosa.
    Dei commenti ricevuti al "mio" racconto ce n'era uno che mi aveva particolarmente colpito per lo straordinario acume dimostrato. Ecco com'era andata:

    CITAZIONE (michele schirinzi @ 5/10/2011, 23:17) 
    CITAZIONE (Nozomi @ 4/10/2011, 22:41) 
    ... assai curioso e senz'altro voluto, l'uso di alcune forme dialettali italiane in un contesto americano. Mi viene quasi il sospetto tu possa essere un traduttore, guarda che ti dico!

    Ma guarda che intuito, 'sta qua! :P
    Poi ti dico, poi ti dico...

    Allora, sono in debito di una risposta: Edoardo Nesi ha tradotto Infinite Jest, opera unanimemente considerata il capolavoro di David Foster Wallace, nonché suo testamento ideologico (lo scrittore si è suicidato poco più che quarantenne). E' un romanzo che devo ancora leggere, mi spaventa un po' il volume (1000 e passa pagine). Quindi, caspita se Nesi è un traduttore: e che traduttore!
    Stra-brava!

    @rehel, ti confermi persona intelligente.
    @Alessanto: ti confermi persona che deve crescere. Abbi l'umiltà di andare dal tuo parcheggiatore, e chiedigli come ti vede. "Uno, Nessuno, Centomila". Sono le basi. Leggilo.
    @Nozomi: se fossi una lesbica (io ;)), mi sarei innamorata di te.

    Ciao, Bau, Miao.
    A tutti.
     
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  14. dadax70
     
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    CITAZIONE (michele schirinzi @ 20/10/2011, 07:41) 
    P.S.3. Ah, l'ultimissima. Il racconto di questo mese non è mio. e' un estratto da un bellissimo romanzo di Edoardo Nesi,"Ride con gli angeli", il secondo della sua carriera, datato 1996. da allora Nesi ha scritto una decina di romanzi e quest'anno ha vinto il Premio Strega. Era un test per vedere se eravate in grado di comprendere la bellezza. Alcuni sì, altri no. Un bacio a tutti.

    Lo so che è inutile dirlo, ma sei squalificato.
    Grazie per averlo perlomeno comunicato.
    Ciao.
     
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  15. Juri TNT
     
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    Per fortuna che non ho perso tempo a leggerlo. E spero che nessuno per questa cosa non abbia potuto partecipare al concorso...
     
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33 replies since 1/10/2011, 07:58   1098 views
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