La sirena del lago
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La sirena del lago

Qualche squama in meno di 40k.

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  1. Fini Tocchi Alati
     
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    Racconto rimosso su richiesta dell'autore

    Edited by dadax70 - 11/9/2012, 14:56
     
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  2. federica68
     
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    ciao Attilio!!

    eccomi da te

    ah, prima di dimenticarmi, ti dico subito una cosettina, la metto subito qui se no poi mi passa di testa, ma quella che tu chiami nuora, in realtà è la cognata... la nuora è la moglie del figlio, non la moglie del fratello...

    e ora veniamo al racconto

    come sempre, ottima l'ambientazione: Con poche battute tratteggi un ambiente definito e chiaro, di cui si può quasi "sentire" l'odore;
    idem per la credibilità dei dialoghi con il tuo saperti mantenere in sapiente equilibrio fra dialetto e italiano, e il tratteggio dei personaggi (non di tutti, e non necessariamente primari, per es i 2 contadini sono coloratissimi e pare di vederli, quelli che fanno i furbetti con Vittoria, cioè).

    c'è qualche svistarella qua e là, ma nulla che tu non possa sistemare con una buona rilettura, niente di che

    però...
    c'è un però
    il racconto mi pare un tantino squilibrato, con una prima parte in cui presenti Vittoria e il suo mondo), e una seconda parte, con gli eventi che portano al finale molto più galoppante

    mi ha quasi dato l'impressione di un mega "incipit" e un racconto vero e proprio compresso, se devo dirti l'idea complessiva, anche se ovviamente questa affermazione è un tantino forzata per dare l'idea di quello che mi è parso

    alcuni personaggi andrebbero a mio parere approfonditi. Prima di tutto Franco e Rocco secondo me. Hanno un ruolo primario ma sono appena tratteggiati...
    se hai un problema di battute, potresti tranquillamente eliminare la cicciona iniziale e il figlio rompiballe, e partire direttamente da Mario che sta pescando, l'introduzione della leggenda della sirena puoi farla con i pensieri del vecchio

    tutta la parte "cinematografica" mi è parsa inserita a viva forza nell'equilibrio del racconto, capisco che ti serviva per risparmiare forse battute, ma l'ho trovata avulsa dallo stile narrativo del resto del racconto e stride parecchio... consiglio spassionato: trova un altro espediente... :-) ovvio, è un parere personale, ma quando ho visto quel salto brusco, non solo di stile e forma, ma proprio di "tipo" narrativo, è stato un gancio al mento...




    sarei tentata di tenermi sul 3, ma ti dico francamente che lo farei solo per lo stile e la tua abilità nelle ambientazioni, in certi passaggi pare di esserci dentro, come ti dicevo. Ma gli squilibri fra le varie parti sono un po' troppo evidenti secondo me, mi sembra nel complesso un racconto con forti potenzialità, ma ancora non ben sviluppate, e la cosa si avverte molto... a malincuore, ma metto 2, non volermene
     
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  3. Fini Tocchi Alati
     
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    Ciao Fede!
    Grazie per lettura e commento. Anche questa volta ti sei sobbarcata la lettura di un racconto lunghissimo e senza neanche partecipare a USAM! Grazie mille :)
    Venendo alle tue osservazioni, è vero: Franco e Rocco devono essere approfonditi, e lo farò. Per quanto riguarda la parte "cinematografica" (in realtà mi sono ispirato alle tragedie greche), beh, a essere sinceri non avevo un problema di spazio. Sì, per partecipare a USAM; ho dovuto già tagliare parecchio, ma non questa parte che ho proprio voluto così per dare una sferzata al ritmo. E devo dirti che la sensazione che ho avuto di primo accito è che aumentasse il tono drammatico.
    Devo dirti la verità: è un capitolo che a me piace. Probabilmente, però, hai ragione dicendo che porta un po' di squilibrio nel racconto. Forse, però, posso recuperare l'equilibrio approfondendo il finale, e i personaggi di Franco e Rocco, a partire dall'ultimo dei brani "teatrali".


    Grazie ancora!
     
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  4. federica68
     
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    :-)

    non ho partecipato a USAM nemmeno questo mese per il semplice fatto che non ho racconti pronti, e non ho testa di scriverne al momento, ho una specie di blocco dello scrittore dovuto a motivi di natura personale che mi impediscono di avere un incentivo a scrivere... ma tornerò più agguerrita di prima, se appena appena mi si risolveranno giusto quelle 2-3 cosette ahahahaah

    però volevo commentare lo stesso, spero di riuscire a farlo per benino anche se questo mese non ho moltissimo tempo


    caspita, la tragedia greca!!! ti giuro non avevo colto!! e che Sofocle lo venero, letteralmente, tanto quanto Eschilo, non sai quante volte ho tentato riscritture della viceda di Ifigenia, e dei 7 contro Tebe, in particolare...

    non so che dire... non mi sembra però che il risultato sia quello che ti eri prefisso, almeno secondo me. Cerco di spiegarmi meglio: si tratta di una struttura, di un "genere" troppo diverso dal contesto, come se in una esecuzione di bach si infilasse un intermezzo dei pink floyd, non so come altro spiegarmi
    musiche notevoli entrambe, ma troppo diverse per poter essere accostate... spero di aver reso l'idea

    ovvio, ribadisco, sempre a mio parere

    P.S. non è stato affatto un compito spiacevole, leggere il tuo "lunghissimo" racconto :-)

    un bacio
     
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    Losco Figuro

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    Un buon racconto anche se un tantino lento.
    Non ho capito una cosa: ma perché a un certo punto da racconto diventa un
    copione? :huh:

    Voto 3.

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    La voce della madre, stridula e acuta, è anche più fastidiosa di quella del bambino. Grassa, capelli ramati che scendono da un cappellino bianco, grandi occhiali da sole dalla montatura rossa.

    La voce è grassa e ha i capelli ramati? Il soggetto è quello... ^___^;;

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    «Spaventare così una povere creature di Dio»,

    Non ho capito se si è messa a fare l'accento barese o è un refuso "povera creatura" ^__^;;

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Gli abitanti che fino a quel momento avevano ascoltato in silenzio, cominciarono a rumoreggiare.

    Aggiungi una virgola dopo "abitanti", altrimenti quella che c'è sta tra soggetto e predicato.

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    «Chiste è pazz'», Disse

    "disse" minuscolo

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    «Potete prendervi il municipio e la canicola della chiesa.

    Non mi risulta che canicola significhi altro che caldo :huh:

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    I Tedeschi

    Perché maiuscolo?

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    trombe, fisarmoniche organetti.

    Credo manchi una virgola

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Una mattina, a guardia del mucchio fu messo Mario.
    Mario nel fisico era un vero Tedesco: alto, biondo, occhi chiari. Nell'animo e nel nome, un vero Ciociaro: sempre sorridente, gentile, disponibile, pigro e disordinato. Una fidanzata lasciata in Germania, con cui intratteneva una fitta corrispondenza in Tedesco.

    Ri-perché le maiuscole a "Tedesco" e "Ciociaro"?

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Un'altra a Parigi, alla quale scriveva in Francese ogni settimana.

    e qui a francese?

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Mario fischiettava salutando con un sorriso contadini e artigiani che ricambiavano e rimanevano perplessi a guardarlo.

    Vedrei bene una virgola dopo "artigiani"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Era difficile credere che, a meno di cinquanta chilometri, infuriava la guerra e ben altri erano i rumori

    "infuriasse", "fossero"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Vittoria si portò una mano sul labbro sanguinante e gettò uno sguardo carico d'astio alla nuora che ora aveva un odioso sorrisetto dipinto sul viso.

    La nuora? O__o

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Vittoria riprese a mangiare, manteneva lo sguardo fisso sul piatto per evitare di incrociare gli occhi del fratello e della nuora.

    Rieccola. Ma intendi la cognata?

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    La madre gli si gettò con le braccia al collo:
    «Basta, per carità! Basta!»

    Perché a capo?

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Viti abbracciati ad alberi d'ulivo

    "abbracciate"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    «Non vedi niente al centro del lago?»
    Mario strinse gli occhi per mettere a fuoco e notò, proprio al centro del lago,

    So che ha un senso la ripetizione ma penso si possa evitare.

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    «Niente», rispose Vittoria che tuttavia cominciò a piangere.

    Metterei una virgola dopo "Vittoria" (o prima e dopo "tuttavia")

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Davanti al portone di casa Vittoria fece un profondo respiro.

    Serve una virgola dopo "casa"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    La gente parla, ma lei non se ne curi: va dritta per la sua strada.

    Refuso: "cura"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    La casa di Vittoria fu scossa e tremò. Franco, con indosso solo le mutande, uscì fuori

    Io lo odio questo pleonasmo. Non basta "uscì"? :huh:

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    «Cosa dicono i Postesi».

    Non dovrebbe essere una domanda?

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    «Cosa vuoi?», intervenne Mario frapponendosi tra lui e Vittoria, ma Franco scostò violentemente il braccio.

    Che braccio? :huh:

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Si voltò verso il suo assalitore:
    «Rocco?»

    Perché a capo?

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Mario sentiva catare

    refuso: "cantare"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    Vicino la Rota

    "alla"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/10/2011, 00:01) 
    guizza ora qualcosa simile a un grosso pesce. D'improvviso spicca un balzo in cielo che pare voglia raggiungere il sole, esce completamente dal lago e rimane sospeso in aria. Poi, finalmente, si ribalta e precipita in acqua entrando con la testa. Il pescatore sorride, piange: le lacrime cadono nel lago. L'ultima cosa che il vecchio Mario riesce a vedere è l'enorme coda di un grosso pesce.
    Un grosso pesce?

    Quanti "grosso pesce" in un solo paragrafo. E poi, serve proprio la domanda finale?
     
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  6. Alessanto
     
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    Letto.

    Ci ho impiegato tre giorni ma, alla fine, ci sono riuscito.
    Cominciamo con la cosa migliore: l'ambientazione. Un ottimo lavoro: ho qualche dubbio sull'utilizzo del dialetto (anch'io sono in cerca di un equilibrio, tra l'altro, ricordando il pezzo di qualche USAM scorso ho la sensazione che ci siamo imbarcati in qualcosa di molto simile) ci sono parti dove si fa fatica.
    Non mi ha convinto la parte "copione" sia nell'inserimento un po' forzato né sulla leggibilità (su questo potrei essere io, non mi piace proprio leggerli...). Sui dialoghi in alcuni passaggi, complice lo sforzo per il dialetto, mi sono perso e sono dovuto tornare indietro per capire chi stesse dicendo che cosa. Anche gli spezzoni in corsivo non mi convincono (so che ti piace inserirli... così come le canzoni, no?;)). Quando ho dovuto inserire una filastrocca in un mio racconto, ho cercato di non spezzarla ma di metterla tra una sequenza e l'altra.

    Altro dubbio è l'equilibrio del racconto. Si parte lentamente e poi di accelera alla fine occorre armonizzare il tutto.


    Voto 2.
     
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  7. Fini Tocchi Alati
     
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    Grazie CMT e Ale.

    Uhm... mi sa che la parte "copione" piace solo a me. Attendo ancora un paio di impressioni, prima di modificarla.

    @CMT: fatte tutte le debite modifiche :)
    Per quanto riguarda "tedeschi" e "ciociari" e "francesi" eccetera, ecco... pensavo ci volesse il maiuscolo, o per lo meno che fosse la stessa cosa.

    La nuora, sì, è la cognata!!! :rolleyes:

    @Ale: sì, Ale, anch'io sto cercando quest'equilibrio. Per il momento cerco di contaminare l'italiano con qualche inserimento dialettale. In questo modo temo sempre di snaturare un po' il dialetto, ma credo sia l'unico modo per rendere leggibile un racconto anche per chi, il ciociaro, non lo mastica. Che ne dici?
     
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  8. Alessanto
     
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    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 6/10/2011, 12:06) 
    @Ale: sì, Ale, anch'io sto cercando quest'equilibrio. Per il momento cerco di contaminare l'italiano con qualche inserimento dialettale. In questo modo temo sempre di snaturare un po' il dialetto, ma credo sia l'unico modo per rendere leggibile un racconto anche per chi, il ciociaro, non lo mastica. Che ne dici?

    Io cerco di mettere le costruzioni dialettali in italiano e, magari le esclamazioni o cose del genere in corsivo e in dialetto.
    Credo che sia l'ambiente a creare il dialogo e che se il lettore lo "vede" siciliano (palermitano nel mio caso) non c'è bisogno di molto dialetto.
     
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  9. VanderBan
     
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    Strano questo tuo racconto, sembra un collage non del tutto completato. Stride, e non poco, la parte "teatrale", è troppo scollata con tutto il resto, difficile da mandar giù. Dato che riconosco che sia quasi impossibile rinunciare a un'idea che si sente fortemente propria, ti direi: perché non provi a far diventare il paragrafo 5 il prologo? La "diversità di stile si sopporterebbe decisamente meglio, e daresti la giusta curiosità al lettore nello scoprire le vicende che narri. Per far questo, dovresti rinunciare al primo capitolo (altra parte che mal si amalgama alla "storia vera e propria").
    E' un'idea che puoi prendere in considerazione, e perciò la mia analisi si ferma a questa considerazione. Se avrò modo e tempo estenderò le mie impressioni a tutto il resto.
    Un salut

    EDIT: ..e se il primo capitolo fosse l'epilogo? :)
     
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  10. Fini Tocchi Alati
     
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    Van, chi si rivede! Bello che ogni tanto ripassi.
    Grazie per il commento.
    Uhm... la tua idea non è male. Devo capire se conviene fare come dici tu oppure semplicemente riscrivere il paragrafo in forma più consona al resto del racconto. Come dici tu, è difficile rinunciare a un'idea in cui si crede, però se quest'idea non funziona meglio non intestardirsi, no?
    Grazie ancora.
     
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  11. VanderBan
     
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    Ogni tanto un salto su Usam non fa mai male..
    Il mio consiglio è in linea con gli altri: rendi univoco lo stile, sostituendo la parte "scenica" con una "narrativa", non ci sono dubbi che sia la soluzione più efficace. La proposta era solo nel caso non volessi accollarti il peso di rimettere scrittura su un paragrafo piuttosto lunghetto.
    Già che ci sono un altro appunto: mi sembra che l'ingresso dei tedeschi in paese sia troppo "soft". Siamo a un passo da Cassino, gli alleati premono, non credo che un comandante si riitrovi a patteggiare certe condizioni, almeno nei ricordi di chi ha vissuto la guerra i crucchi non erano il massimo della simpatia (e di stragi e rastrellamenti ne son piene le cronache del tempo). Dovresti "indurire" quel passaggio, altrimenti ricorda più il film con Totò (io avere carta bianca!) che non la realtà :)
    ps in quel capitolo scrivi fucili spiegati (nel senso che non li conoscevano o parli di vele?) :diablo:
    meglio spianati
     
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  12. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (VanderBan @ 10/10/2011, 09:18) 
    Già che ci sono un altro appunto: mi sembra che l'ingresso dei tedeschi in paese sia troppo "soft". Siamo a un passo da Cassino, gli alleati premono, non credo che un comandante si riitrovi a patteggiare certe condizioni, almeno nei ricordi di chi ha vissuto la guerra i crucchi non erano il massimo della simpatia (e di stragi e rastrellamenti ne son piene le cronache del tempo). Dovresti "indurire" quel passaggio, altrimenti ricorda più il film con Totò (io avere carta bianca!) che non la realtà :)

    In effetti mi sono basato su un fatto reale, un aneddoto che ho letto in un libricino su Posta Fibreno. Pare che i fatti siano andati proprio così. Io mi sono fatto l'idea che quei tedeschi fossero un po' "italiani"...

    Ehm... i fucili "spiegati" :woot:
     
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  13. Fini Tocchi Alati
     
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    Cari ragazzi tutti che già avete letto questo mio racconto, volevo avvisarvi che, seguendo i vostri consigli, ho modificato la struttura del capitolo 5. Ordunque, che ne dite di darmi un parere aggiuntivo sull'attuale stato del racconto? :)
     
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  14. VanderBan
     
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    Ciao Fini!
    Così va decisamente meglio. Soluzione più giusta rispetto alle osservazioni ricevute.
    Il racconto nel complesso è ben descritto, anzi forse c’è la pecca di aver voluto descrivere tanto per poi ritrovarti in debito sul finale, tirato un po’ di fretta, ma è un male risolvibile laddove non ci sia più la ristrettezza dei caratteri a disposizione.
    Rimane la mia osservazione fatta in precedenza: ti suggerirei un registro più drammatico, con maggiore tensione, sia nei riguardi dell’occupazione dei tedeschi (possibile che lì non ci sia stata una resistenza armata?) che alle ristrettezze dovute alla guerra alle porte del paese.

    Per il resto mi permetto di farti le segnalazioni che mi contraddistinguono, mi permetto con te perché sia tu che io non ci offendiamo se dovessimo essere di parere contrario, prendile per quelle che sono: un esercizio di stile fatto su un testo altrui.
    CITAZIONE
    Sono trascorsi tanti anni, e tuttavia le acque del lago sono sempre lì, al loro posto, pronte ad accogliere i suoi sguardi muti

    Toglierei l’inciso “al loro posto”, altrimenti il riferimento sembra con l’era post glaciale
    CITAZIONE
    un contingente di soldati tedeschi si stanziò nel paese

    si stanziò è brutto davvero, allora meglio stazionò o un più semplice si sistemarono oppuire occuparono il paese
    CITAZIONE
    La guerra infuriava sul fronte della vicina città di Cassino

    Città è un più, chi non conosce Cassino?
    CITAZIONE
    Posta Fibreno, al centro della valle, era a quel tempo un manipolo di casupole abbarbicate sopra la verde collina che bagna ancora oggi i piedi nel lago

    Descrizione strana, a parte che scrivere che una collina bagna un lago a mio avviso è un errore, ma anche dire che un paese in collina è al centro di una valle non è di facile visualizzazione, immagino che sia così, eppure non me la riesco a figurare questa zona.
    CITAZIONE
    spaventando oche e galline e rischiando di investire i bambini che giocavano per strada.

    Credo che i bimbi siano più scaltri degli animali, girerei le azioni “Spaventando i bimbi/investire oche..”
    CITAZIONE
    Le jeep, giunte nell'unica piazza, si arrestarono

    Le jeep si arrestarono nella (unica) piazza
    CITAZIONE
    il comandate, gridò qualcosa che subito un'interprete tradusse

    Intendi che l’interprete è una donna o è un refuso (Non potrebbe essere lo stesso Mario, così lo introduci da subito?)
    CITAZIONE
    disse qualcuno in fondo alla folla

    pignolosamente: una folla non ha un fondo (non nel senso di una fila)
    CITAZIONE
    i contadini stavano agitando i forconi, i calzolai le scarpe.

    È un paesino, possibile che i calzolai siano paragonabili ai contadini? E poi: agitano le scarpe, ma che è guerra chimica?? :)
    CITAZIONE
    I tedeschi requisivano viveri e animali, rubavano ogni genere di cose per poi barattarle con quel che serviva

    Qui mi sfugge la differenza tra il requisire e il rubare, meglio razziare al posto di requisire
    CITAZIONE
    Quella mattina, a guardia del mucchio fu messo Mario
    Quella mattina, si riposava all'ombra di una quercia

    Doppiezza
    CITAZIONE
    Mario nel fisico era un vero tedesco: alto, biondo, occhi chiari. Nell'animo e nel nome, un vero ciociaro: sempre sorridente, gentile, disponibile, pigro e disordinato

    Non si capisce ‘sto Mario se è di origini italiane o no, dovresti chiarirlo, non sarà fondamentale però rimane il dubbio.
    CITAZIONE
    Mario si svegliò.
    «Eh? Che... che succede?», disse con la voce impastata. Un bambino stava scappando con lo strumento

    Qui c’è un passaggio che mette in evidenza come nel capitolo cambiano i punti di vista, a mio avviso si crea confusione (anche se la scena descritta è di facile comprensione)
    CITAZIONE
    se ne tornò al posto di guardia. In quella vide altri bambini

    In quella? La usi anche più avanti, non mi sembra il massimo, comunque in questo caso torna al posto, quindi se non sbaglio dovrebbe essere: In quello
    CITAZIONE
    contadini e artigiani, che ricambiavano e rimanevano
    a due contadini che, appoggiati alle vanghe

    subito una dietro l’altra ci sono questi due modi opposti di utilizza la virgola nei dintorni del “che”. Scegli tu quale che sia il più conveniente, ma uniforma
    CITAZIONE
    Giovanni lo guardò e annuì: «In fondo è n' braue uagliòne».
    Giuseppe lo fissò torvo e gli diede un sonoro scapaccione

    Il “lo” una volta è riferito a Mario e un altro a Giovanni
    CITAZIONE
    Che bella notte p'arrubba le donne

    Quell’arrubba non sarebbe un arruba’(re)
    CITAZIONE
    una cascata di capelli ricci e neri raccolti sotto il fazzoletto bianco

    il fazzoletto bianco raccoglieva una cascata di capelli ricci e neri (visivamente l’immagine è questa, altrimenti prima pensi a una cascata di capelli e poi te la devi immaginare sotto al fazzoletto, non so se mi sono spiegato, ma io mi sono capito)
    :asd:
    CITAZIONE
    Mario rimase a guardarla per un po', finché lei se ne accorse e strillò

    Via “per un po’”
    CITAZIONE
    sentiva era lo scrosciare del Fibreno che, lì vicino, rubava
    Era difficile credere che, a meno di cinquanta chilometri

    Servono prorio ‘sti incisi a spezzare quei “che”?
    CITAZIONE
    quanno tè glie marite è matta tutta

    se il “tè” è un “tu”, serve l’accento?
    CITAZIONE
    disse a un donnone seduto sul gradino di un'abitazione. La signora Maria stava spennando un pollo ancora fumante e rispose solo con un cenno della testa

    piccolissimo appunto: abbondi di articoli indeterminativi, qui ce n‘è un esempio concreto
    CITAZIONE
    cantare, però, disse: «Signuri', è lle calle!», come se davvero il caldo potesse indurre qualcuno a cantare di gioia.
    Il donnone strappò una manciata di penne, sorrise, ci ripensò su. Poi ci si mise anche lei a cantare,

    Tanti “cantare”: qualche sinonimo?
    CITAZIONE
    disse Domenica, la moglie di Franco

    L’avevi appena detto due righe più sopra, serve ripeterlo?
    CITAZIONE
    La casa di Vittoria era un'unica stanza.

    “di Vittoria” lo potresti tagliare, quella casa è la sola (e di tutti) di cui si parla
    CITAZIONE
    La madre gli si gettò con le braccia al collo

    Piccola annotazione: classico modo di farsi infilzare da uno che tiene in mano un coltello, ma è solo una mia visione della scena
    CITAZIONE
    del verde degli alberi e del giallo dei campi arati

    i campi arati non sono marroni?
    CITAZIONE
    Fatti dare un figlio maschio. Questo è importante. Il gambo della cicoria, se è marcio, si butta via»

    La battuta ha un significato importante, perché poi ritorna nel momento di massima tensione, eppure in questo contesto io non la comprendo: che c’azzecca con il figlio maschio?
    CITAZIONE
    la luna stagliata alle sue spalle lo colorò di nero

    colorare di nero? (ombreggiò?)
    CITAZIONE
    Franco mostrava, ondeggiandolo, un affilato coltello.

    mostrava, ondeggiandolo? (Franco dimenava di fronte a sé un affilato coltello) ma siamo nel campo dei gusti personali
    CITAZIONE
    Franco alzò il coltello sopra il volto di Vittoria e lo abbassò di scatto. Un attimo prima però Mario gli si gettò addosso

    Quest’azione non esiste: come fa ad abbassare il coltello se prima Mario gli va addosso?
    Franco alzò il coltello sopra il volto di Vittoria, prima che riuscisse ad abbassarlo, Mario gli si gettò addosso. Come sopra, questioni di gusti personali
    CITAZIONE
    In quella un boato risuonò nella vallata che fu rischiarata da un bagliore improvviso

    La relatività direbbe il contrario, al limite è simultaneo
    CITAZIONE
    Era troppo grande per essere un pesce

    ...di lago, di pesci grandi ne esistono eccome!
    CITAZIONE
    ma attaccato alla coda, là dove avrebbe dovuto esserci la testa,

    fra la testa e la coda non ci dovrebbe essere dell’altro? :azz:
    CITAZIONE
    la superficie del lago, nella zona in cui stavano annegando i due uomini, si colorò di rosso.

    Un modo un po’ bruttino di descrivere la scena. Piccolo suggerimento: mentre i due uomini annegavano, la superficie del lago intorno alla barca capovolta si colorò di rosso
    CITAZIONE
    Mario riuscì a tornare a riva dove si era radunato tutto il paese
    Ma il lago non restituì i corpi e di loro il paese non seppe più nulla.

    Te la sei cavata in maniera sbrigativa, colpa dei 40K, però rimane l’incoerenza, Mario era conosciuto in paese, difficile dire che sia passato inosservato.
    A rileggerci con piacere!
     
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    Losco Figuro

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    CITAZIONE (VanderBan @ 11/10/2011, 16:47) 
    CITAZIONE
    Posta Fibreno, al centro della valle, era a quel tempo un manipolo di casupole abbarbicate sopra la verde collina che bagna ancora oggi i piedi nel lago

    Descrizione strana, a parte che scrivere che una collina bagna un lago a mio avviso è un errore

    Allora ci sei cascato anche tu :D
    Stavo per fare la stessa osservazione finché non ho fatto mente locale e capito che la collina "bagna i piedi nel lago". È "ancora oggi" che causa uno slittamento di attenzione, ma la frase in realtà è corretta. ^_^
     
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27 replies since 30/9/2011, 23:01   465 views
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