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  1. tzenobite
     
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    Il buio lo circondava da tempo. Ormai aspettava che lo assorbisse, come gli altri: non riusciva a percepire movimenti nè rumori. Forse era giusto che fosse lui l’ultimo a cedere, del resto era il responsabile di quello che era accaduto. Forse se lo meritava...

    “Credi che sia una buona idea?” Qualcuno aveva espresso dei dubbi, ma alla fine s’era fatto convincere, come gli altri. Aveva risposto: “Io non voglio più continuare così, e questo è l’unico modo di cambiare le cose. Ditemi: quante volte, da quando siete qua, avreste voluto andare da qualche altra parte?” Del resto, cosa avevano da perdere?
    Non si sentiva un rivoluzionario, ma la noia lo stava consumando, e alla fine si era ritrovato a guidare un’insurrezione in miniatura.

    Il piano era semplice: sabotaggio. Avrebbero deformato un tratto di rotaia e la motrice sarebbe uscita dai binari storti, facendo deragliare l’intero convoglio e dimostrando che era ora che le cose cambiassero. Poi qualcuno avrebbe controllato anche il resto scoprendo scambi bloccati, contatti instabili, passaggi a livello inceppati...

    Nessuno di loro aveva coscienza di un “prima”: s’erano svegliati, un giorno, sapendo di “essere”. Cominciava la loro vita, e ben presto anche la loro noia.

    L’errore era stato credere che somigliare al bambino che possedeva il diorama ferroviario li rendesse diversi dagli altri pezzi che lo componevano: più importanti dei vagoni in miniatura, degli alberi di plastica, o dei binari distorti per spingere il bambino a regalare ai piccoli passeggeri dei suoi treni un posto nuovo dove vivere.

    Rivisse lo stupore del momento in cui il bambino lo gettò nei rifiuti insieme al resto del diorama, come se fosse anche lui guasto, e il buio lo accolse.
     
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  2. Ashait
     
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    Ok. Mi ci sono volute due letture ma l'ho capito. ;)
    Bella idea anche questa, ben sviluppata e chiusa in modo credibile.
    Uno dei racconti migliori di questo MC. Complimenti
     
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  3. tzenobite
     
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    :nghe:
     
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  4. Ashait
     
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    :)
     
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  5. Frank Colton
     
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    Sicuramente richiede una lettura piuttosto approfondita, perchè in prima istanza non se ne colgono tutti gli aspetti. Varcato il timore e riletto posso dire che l'idea è piuttosto agile, definita ma soprattutto mi è piaciuta parecchio. Sulla forma non ho particolari rilievi da farti, secondo me l'iniziale non comprensione deriva più che altro dalla suspense che hai mantenuto alta fino alla fine, forse troppa. Comunque, a ogni modo, complimenti, una buona prova!
     
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  6. tzenobite
     
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    a me sembrava fin troppo facile da smascherare ;) confesso che sono condizionato da anni e anni passati a leggere TUTTI i racconti di asimov, invariabilmente costruiti intorno alla sorpresa all'ultimo minuto :)
    grazie ^_^
     
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  7. Epoch
     
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    Narrazione abbastanza criptica ma volutamente tesa al colpo di scena finale: davvero imprevedibile e - a posteriori naturalmente - coerente con quanto accaduto prima. Non sono ancora sicura di aver capito fino in fondo la trama ma non mi dispiace dover leggere e rileggere. Soprattutto quando il motivo non è l'incomprensibilità della scrittura bensì l'intrico degli eventi. Bella prova.
     
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  8. tzenobite
     
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    graz graz graz (ma nn sei mica anche sul ten forward?)
    spieghino:
    il protagonista e' un omino del diorama che come i suoi compagni di sventura improvvisamente acquista una specie di coscienza di se' e in fretta si annoia della vita noiosa dell'omino del diorama ;-) allora pensa che danneggiarlo possa convincere il bimbo che ci gioca a cambiare il diorama tenendo gli ometti che, riconoscendosi nel bimbo, pensano di essere piu' che nn pezzetti di plastica come cio' che li circonda. l'omino si ritrova cosi' nel sacco della rumenta insieme al resto diorama che ha rotto
     
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  9. giudappeso
     
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    Un indizio nascosto all’inizio avrebbe forse semplificato la comprensione, comunque rileggendo si capisce il senso della storia. L’idea non è male, la presa di coscienza di un oggetto inanimato anche se non è originalissima non è in genere tanto sfruttata, quindi la sorpresa funziona. Però qualcosa mi lascia perplesso, il fatto che il bambino butti via i suoi giocattoli quando scopre che sono animati. Io non so che avrei dato perché lo facessero, da piccolo!Lui invece li getta, e questo non mi convince. Questo bambino non ha mai guardato Toy Story o riflettuto sull’opportunità che gli si è presentata? Ecco, questo mi perplime.
     
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  10. tzenobite
     
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    no, spe. il bimbo non si accorge dell'animazione dei pupazzini, butta via il diorama in blocco quando pensa che si sia rotto e gli omini insieme perche' ne fan parte :)

    (ahi, se un racconto dev'essere spiegato allora c'e' qualcosa di sbagliato :()

    (aspetto con ansia e terrore il passaggio di swetty.. :fischio:)
     
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  11. KillerQueen
     
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    Mi ricorda molto Toy Story!
    Mi è piaciuto: a differenza di altri racconti l'ho trovato piuttosto semplice da capire. Ho apprezzato molto il colpo di scena finale, era inaspettato e l'interpretazione del tema era originale.
    CITAZIONE
    “Credi che sia una buona idea?” Qualcuno aveva espresso dei dubbi, ma alla fine s’era fatto convincere, come gli altri. Aveva risposto: “Io non voglio più continuare così, e questo è l’unico modo di cambiare le cose. Ditemi: quante volte, da quando siete qua, avreste voluto andare da qualche altra parte?” Del resto, cosa avevano da perdere?

    Avrei tolto la prima battuta, a mio parere bastava dire che qualcuno aveva espresso dei dubbi.
    Credo che sia uno di quelli che ho apprezzato di più in questo MC, complimenti!
    Alla prossima!
     
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  12. tzenobite
     
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    :nghe:
     
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  13. fra.maia
     
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    "L’errore era stato credere che somigliare al bambino che possedeva il diorama ferroviario li rendesse diversi dagli altri pezzi che lo componevano: più importanti dei vagoni in miniatura, degli alberi di plastica, o dei binari distorti per spingere il bambino a regalare ai piccoli passeggeri dei suoi treni un posto nuovo dove vivere."

    Questa frase non mi convince: “per spingere il bambino ecc.” non lo vedo bene dopo l'elenco all'interno dei due punti, non si capisce bene da cosa è retta, dal periodo iniziale? Anche il per non mi convince. La aggiusterei. E “regalare ai piccoli passeggeri dei suoi treni un posto nuovo dove vivere” l'avrei messa più semplice.

    C'è un “né” con l'accento al contrario.

    L'idea non è troppo originale, ma non è male. Mi è piaciuto il percorso psicologico dell'omino e la serietà con cui discutono della rivoluzione. L'inizio e la fine nella spazzatura danno una cornice all'interno della quale racconti quel che è accaduto, una soluzione che fa guadagnare battute, ma toglie un po' di partecipazione.
    Ho una perplessità: dovremmo essere nei pensieri del protagonista, tutto quell'insistere sulla piccolezza forse è un po' fuori personaggio. Sono così consapevoli di essere miniature?
    Comunque, non ho avuto difficoltà a comprenderlo.
     
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  14. .:Lady Ice:.
     
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    Simpatica l’idea del sabotaggio da parte dei personaggi del diorama, che poi invece si ritorce loro contro nel momento in cui rendendo il loro “mondo” difettoso e inservibile finiscono nel cestino dei rifiuti, come dire che non sempre le cose vanno secondo i piani.
    Ho trovato alcune parti poco chiare, come quando parli di “scambi bloccati, contatti instabili, passaggi a livello inceppati” quindi l’azione di sabotaggio non si è limitata a piegare i binari? Erano necessari tutti questi interventi?
    Questa frase “credere che somigliare al bambino ... li rendesse diversi” forse sarebbe stata meglio al singolare visto che il protagonista e punto di vista si suppone essere uno solo di questi “omini”
    “Rivisse lo stupore del momento” forse intendevi “nel momento”?
    Comunque racconto interresante :)
     
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  15. tzenobite
     
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    CITAZIONE (fra.maia @ 26/9/2011, 14:42)
    "L’errore era stato credere che somigliare al bambino che possedeva il diorama ferroviario li rendesse diversi dagli altri pezzi che lo componevano: più importanti dei vagoni in miniatura, degli alberi di plastica, o dei binari distorti per spingere il bambino a regalare ai piccoli passeggeri dei suoi treni un posto nuovo dove vivere."

    Questa frase non mi convince: “per spingere il bambino ecc.” non lo vedo bene dopo l'elenco all'interno dei due punti, non si capisce bene da cosa è retta, dal periodo iniziale? Anche il per non mi convince. La aggiusterei. E “regalare ai piccoli passeggeri dei suoi treni un posto nuovo dove vivere” l'avrei messa più semplice.

    errore mio: sarebbe piu' chiaro se avessi messo una virgola "...o dei binari, distorti..." oppure scritto per esteso: ...o dei binari, distorti dai minuscoli complottisti..."

    CITAZIONE (fra.maia @ 26/9/2011, 14:42)
    C'è un “né” con l'accento al contrario.

    mea culpa

    CITAZIONE (fra.maia @ 26/9/2011, 14:42)
    Ho una perplessità: dovremmo essere nei pensieri del protagonista, tutto quell'insistere sulla piccolezza forse è un po' fuori personaggio. Sono così consapevoli di essere miniature?

    secondo me si: sono frustrati dalla monotonia del paesaggio, non dall'essere piccoli :)

    CITAZIONE (.:Lady Ice:. @ 26/9/2011, 17:57) 
    Ho trovato alcune parti poco chiare, come quando parli di “scambi bloccati, contatti instabili, passaggi a livello inceppati” quindi l’azione di sabotaggio non si è limitata a piegare i binari? Erano necessari tutti questi interventi?

    secondo me si, senno' il bimbo avrebbe cambiato solo il pezzo di binario (i miei avevano un negozio di giocattoli, tra cui i trenini lima, i migliori :)), doveva essere convinto che tutto il diorama fosse ormai vecchio e consumato

    CITAZIONE (.:Lady Ice:. @ 26/9/2011, 17:57) 
    Questa frase “credere che somigliare al bambino ... li rendesse diversi” forse sarebbe stata meglio al singolare visto che il protagonista e punto di vista si suppone essere uno solo di questi “omini”

    il protagonista guida la revolucion ;), ma tutti la condividono

    CITAZIONE (.:Lady Ice:. @ 26/9/2011, 17:57) 
    “Rivisse lo stupore del momento” forse intendevi “nel momento”?

    nono, intendevo "del momento": rivive per un attimo, prima dell'oblio, l'emozione (lo stupore) provato nel momento in cui eccetera, lo stupore di quel momento :)
     
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23 replies since 22/9/2011, 21:33   316 views
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