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Piscu
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buon racconto. fantascienza avventurosa di tipo classico, ma la struttura è solida. per quanto riguarda la trama non ho appunti particolari da farti. anche la sorpresa finale, che si poteva intuire nelle ultime battute, credo faccia un buon effetto.
per quanto riguarda la forma, ho un paio di riserve. come sempre in un racconto sf c'è la necessità di spiegare qualcosa, e si rischia sempre di appesantire la narrazione. in effetti in questo caso la parte in cui spieghi la nascita del compromesso mi è parsa troppo lunga, fino a spezzare il ritmo tenuto fino a quel momento. proverei a infilare qualche nozione nei dialoghi, o in modo meno esplicito.
al contrario, il combattimento è stato troppo breve. forse era voluto, per sottolineare l'abilità del ragazzo, ma è finito prima che mi accorgessi che fosse iniziato.
segnalo:
"ha dato il suo avvallo"
una V sola! l'avvvallo è quello tra una montagna e l'altra!
"quel insensato"
beh, raddoppia la L e metti l'apostrofo (probabilmente qui hai cambiato l'aggettivo e ti sei dimenticato di correggere)
"ogni volta, Morrel, doveva ripercorrere"
la seconda virgola tra soggetto e verbo va tolta
"Lo sgomento si erse a protagonista sui visi degli uomini"
mi pare troppo pomposa questa frase.
"Tutto questo… è stato la mia pubertà"
non mi piace la parola "pubertà", mi pare... boh, fuori contesto. insomma, una comunità di ragazzini cresciuti come profughi nello spazio mi sembra strano che sappiano cosa è la pubertà. io proverei a cambiarla nel senso di "è così che sono cresciuto".
sarebbe 2.5. arrotondo a 3.
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