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Prima di tutto ti chiedo: sicuro sia 25300 caratteri? Sono arrivato alla fine senza accorgermene! Indi per cui, mi è piaciuto. Strutturato in maniera interessante, col passato che si incastona nel presente (forse nel passato, appunto, io non avrei usato il tempo presente, ma altrettanto forse, anzi probabilmente, hai ragione tu) accompagnandoci nella costruzione della storia. Bravo. Il tema è angosciante, lacrimevole, di quelli che preferirei evitare, ma la vita purtroppo è fatta anche di queste cose. Devo dire che la radio che si accende da sola, a consegnarci un finale d'effetto, ha rischiato fortemente di minare il 4 che comunque ti do; ci si potrebbe chiedere cosa, in assenza di quell'artifizio, avresti potututo escogitare per concludere, ma lasciamo stare, il racconto merita. Ciao
Qualche opinione mia personale, sperando di non figurare come rompiballe:
CITAZIONE la voce stentorea del cantante, che mi spacca quasi un timpano per la forza della sua voce "voce" è una ripetizione, potresti sistemare...
CITAZIONE che dona a Teseo il filo da srotolare Il filo non si srotola, gli dona un rocchetto, una bobina.
CITAZIONE Lei ride e corre e le mie mani non trovano le sue mani, che sfuggono, girandomi intorno senza fermarsi, Inizialmente pensavo fossero le mani a girargli intorno. Togliendo anche l'inciso "che sfuggono" non suona gran che bene.
CITAZIONE spingendomi ad affondare nella sua bocca con la mia lingua A me quel "con" stona, mi sembra di troppo. Parere mio, ribadisco.
"d" eufonica
CITAZIONE non deve ingenerare illusioni Posso chiederti come mai hai scelto "ingenerare" anzichè "generare"? Non ti sembra più articolato da leggere o pronunciare?
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