Cristo Nero

una favola nera

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  1. Paolo_DP77
     
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    Dunque ho letto.
    Per certi versi è intrigante, ma devo dire che anche se è interessante letto come cronaca di un sogno - tutto da interpretare - per funzionare bene come racconto a sé stante avrebbe bisogno di maggior coerenza, secondo me.

    SPOILER (click to view)
    Nella prima parte il tono è quello di un bambino. Ci sono varie ripetizioni, frasi molto semplici, il che va bene se si vuole ricreare la "voce" di un bambino.
    Si parla di alcuni dettagli della scuola, della mamma, del papà, di come si sono conosciuti. Ok, sono cose che creano atmosfera, ma molti particolari poi non hanno un seguito nel racconto, che poi è incentrato tutto su questa "casa del respiro notturno". L'incedere in effetti è quello onirico, dove si passa da una immagine all'altra, senza necessariamente riallaciare tutti i fili della storia.

    CITAZIONE
    Si erano sposati senza nemmeno conoscere il calore dei loro corpi

    Frasi come questa, oppure:
    CITAZIONE
    E nessuna aveva il coraggio di ribellarsi a questa usanza.

    non sono frasi da bambino, e sembrano poco coerenti con lo stile generale.

    CITAZIONE
    “Guido i compiti sono stati fatti?”

    Giudo? Finora io pensavo fossero due sorelle, forse perché si dice che siano gemelli e per il gesto di accarezzare i capelli alla mamma mi sembrava femminile. Magari mi sono perso qualcosa prima.

    CITAZIONE
    No, non è una favola per bambini. E’ la mia favola nera. Gli stomaci deboli sono quindi pregati d’andare a leggersi qualcosa d’altro.

    Mh, questo parlare diretto al lettore in questo tono non mi convince. Mi sembra non sia adatto al narratore, bambino o cresciuto che sia.

    In definitiva, se vuoi tenerlo come "cronaca di un sogno", è ok. Se vuoi però farne un vero e proprio racconto, questi aspetti secondo me sarebbero da rivedere.


    CITAZIONE (post-apo @ 4/2/2009, 20:20)
    il racconto è carino, si sente un po' l'influenza di lovecraft ma questo non è un fattore negativo.

    Bè, Lovecraft diceva di prendere sempre ispirazione dai suoi sogni, in questo aspetto quindi vi somigliate almeno in questo caso :). Se diceva il vero, immagino faticasse molto ad addormentarsi... ;) Qualche giorno fa mi è capitato di rileggere un suo racconto intitolato "La ricorrenza" (The Festival), che ha appunto un'impostazione totalmente onirica.
    Anche io te lo consiglio come lettura (tutti i racconti), è davvero uno scrittore fuori dall'ordinario.

    Ciao, a rileggerti
     
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13 replies since 31/1/2009, 17:31   200 views
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