Sierra Leone
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Sierra Leone

di Federica Maccioni-13.600 battute ca-genere: ?

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  1. federica68
     
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    [QUOTE]
    CITAZIONE (Okamis @ 2/12/2008, 23:00)
    per via della caratterizzazione psicologica del bambino. In pratica in tutte le sue azioni subisce le decisioni altrui, il che se nella prima parte è anche abbastanza logico, nella seconda (ovvero a partire dalla richiesta di fuga della sorella) mi pare leggermente forzata la cosa.

    perchè?
    è un bambino. Tieni conto che i bambini soldato hanno dai 5 anni in su, raramente arrivano ai 12, bambini di quell'eta non prendono decisioni. In realtà, è il fatto che sia fuggito che è strano... anche se nei reacconti dei volontari delle ong si parla di bambini anche molto piccoli che arrivano ai centri da soli o in gruppetti, fuggendo dalle zone di combattimento, quindi qualche fuga c'è.

    CITAZIONE
    Nello specifico, per tutto il racconto il protagonista non mette mai in discussione i nuovi insegnamenti ricevuti nel centro di prima accoglienza.

    Non gli danno insegnamenti, ma informazioni, che sono cose molto diverse.
    Credevo fosse chiaro.
    I medici fanno l'albero e fanno festa con loro, ma parlano di Cristo solo se i bambini chiedono e solo per spiegare perchè fanno l'albero. Infatti l'amichetto non sa nulla di Cristo, anche se si trova là da anni, evidentemente non ha mai chiesto niente, e i medici non fanno proselitismo religioso, ma curano i bambini (una specie di Medici senza Frontiere, o di Emergency).
    Poi il protagonista è un bambino, ripeto. Non può ragionare come un adulto, o come un adolescente. Il linguaggio che usa è di un bambino di non più di 8-9 anni, deve per forza ragionare come un bambino di quell'età, e a quell'età non mettono in discussione quello che gli adulti dicono.
    Inoltre è un bambino traumatizzato da esperienza tremende. Quando un bambino così trova una figura adulta di riferimento, mette ancora meno di prima in discussione quello che l'adulto dice. Tutt'altro. Lo prende per oro colato. OT on(Fra l'altro questo è il motivo per cui non bisogna mentire ai bambini per nessuna ragione e neppure sulle cose insignificanti, e ogni educatore lo sa. Il che non vuol dire usare un linguaggio che non possono comprendere, ma dirgli sempre la verità su qualunque cosa chiedano, anche se con parole semplici). OT off.
    Fra l'altro, la volontaria (che non è una suora, ma una psicologa, infatti vuole vedere i suoi disegni e farseli spiegare, cosa che gli piscologi fanno in caso di traumi in bambini molto piccoli, anche se il protagonista non può saperlo) gli dà notizie storiche su Cristo, e non religiose. Non c'è ragione perchè lui metta in discussione delle notizie storiche. Chiede spiegazioni, questo sì, ma questo è detto nel racconto. L'unica cosa che Marcella gli dice di "religioso" è il concetto di paradiso, ma è una religiosità molto blanda, appena accennata, e glielo riporta subito nella Storia, infatti non gli dà immaginette di santi o roba simile, ma gli parla di Gandhi e di Martin Luther King. Non vedo ragione perchè lui dovrebbe mettere in discussione figure storiche che per lui rappresentano quello che non ha mai avuto: un mondo di pace. Cerca invece di imitarli.
    Fra l'altro, il bambino mette eccome in discussione l'unica nozione religiosa ricevuta, il paradiso dopo la morte. Dice chiaro che lo vuole qui, adesso, da vivo.

    se questa cosa non è chiara, è un casino, perchè tutto il racconto si basa su questo...



    comunque grazie per il voto e il commento positivo
    vado a sistemare la cosa che mi hai segnalato, in effetti va meglio come dici tu

    grazie ancora
     
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35 replies since 1/12/2008, 21:42   565 views
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