Dunque:
buona l'atmosfera che riesci a creare e anche la gestione della prima persona, però secondo me ci sono alcune cose che non vanno.
Tutta la prima parte è troppo spiegata. E' un rischio ricorrente quando si usa una prima persona, soprattutto al presente. Si tende a dire troppo, anche cose che una prima persona non direbbe né penserebbe mai. Come qui, per esempio: "Spalo carbone dall’alba e non potrò smettere fino a che non sarà buio", cioè, lui le sa bene queste cose e se le pensa (scrive) è solo per informare il lettore.
Poi c'è tutta una serie di dubbi che inficiano un po' il racconto.
Anzitutto: lui è uno schiavo e trattato anche piuttosto male. Con questa impostazione cozzano un sacco di cose: il fatto che lui abbia un cavallo, il fatto che abbia una relazione con questa donna bellissima (a proposito, ancora un volta ti chiedo: ma davvero fanno l'amore con lui che puzza di sudore e fuliggine?), il fatto poi che gli si riconoscano dei bonus sulla pena (per esempio come compenso dei maltrattamenti che ha ricevuto, oppure per il rapimento del cavallo. Cioè: lo maltrattano come un animale, gli rubano l'unica cosa che ha e poi che fanno? Gli riconoscono una diminuzione della pena???). E ancora: non è credibile che Claudio, dopo quello che ha subito, debutrito e credo malato, si metta a correre come un pazzo e faccia tutte quelle cose lì con Folgore, come poco credibile è che Folgore sia uno splendido stallone piuttosto che un ronzino magro e spelacchiato.
Insomma, come avrai capito ci sono un po' di cose che non sono riuscito a spiegarmi. Ed è un peccato, perché il racconto ha una buona atmosfera (anche se pecca un po' in ambientazione), un buon personaggio (alla fine, però, anche un po' monotono) e un buon ritmo (anche questo, però, alla fine stanca un po').