il racconto ha subito un notevole restyling, soprattutto nel finale che è completamente diverso. Beh, anche se questa versione è molto più accurata e migliore nello stile e nel ritmo (tutta la prima parte è ottima), io preferivo l'altra. La mia impressione è dovuta a un fatto ben preciso: tutta la storia della caccia al tesoro, secondo me, reggeva perché alla fine c'era la sorpresa/festa di compleanno. Nel caso di un rapimento "tradizionale", sempre secondo il mio parere, non regge, o perlomeno devi trovare il modo perché possa funzionare. In particolare, ritengo che il protagonista da una parte debba seriamente domandarsi che c'azzecca tutto quel corri-corri e trova-trova con un drammatico rapimento (e farsi sì venire il dubbio che sia uno stupdo scherzo), dall'altra il rapitore deve avere una motivazione solida, funzionale, per aver architettato il tutto. Non so se mi spiego.
Detto questo, il finale non mi è piaciuto anche perché mi è sembrato improbabile. Abbiamo un uomo stremato, terrorizzato, in preda al panico e sconvolto dalle rivelazioni del rapitore e per di più legato a una sedia e con una pistola puntata sulla tempia! E che succede? E' lui ad ammazzare il rapitore?!? Non so, non mi convince. Come non mi convince la scelta di uccidere la moglie. Non sono per il finale buonista, ma così mi pare una scappatoia, diciamo la prima cosa che ti è venuta in mente per evitare il finale buonista. C'è poi un'altra cosa. Il rapitore per organizzare tutto deve essere stato aiutato da un sacco di persone, oppure deve avere avuto una fortuna sfacciata. Mi riferisco al fatto che ha disseminato indizi ovunque senza che nessuno gli abbia rovinato il "gioco". Anche in questo caso, occorrerebbe qualche dettaglio in più.
Tutta la prima parte mi è piaciuta molto. Poi il racconto diventa un po' ripetitivo e il finale, come detto, non mi piace. Io proverei a sfoltire il tutto e mi permetto di ribadire che l'idea dell'altra volta non era poi così male...