Il controllore

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  1. Olorin
     
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    Un’interpretazione molto lineare e ben strutturata del tema. Non sono un fan dei racconti in prima persona, ma mi rendo conto che era il punto di vista più consono per questo tipo di trama. Ci sono un po’ di ‘era’ che si inseguono lungo lo stesso periodo

    CITAZIONE
    era un'occupazione dignitosa e lo stipendio era migliore di altri, però era uno di quei posti

    E poi la considerazione finale viene anticipata a due terzi del racconto e non ne comprendo il motivo: se la frase ‘Quella lite mi salvò la vita’ la togliessi da lì e la mettessi come frase finale, il racconto secondo me, risulterebbe ancora più brillante.
     
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  2. =swetty=
     
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    La storia non è male, ma secondo me è troppo semplice e troppo raccontata: ci sono poche scene, è solo lei che dice le cose.
    Alcune cose non le ho capite appieno: la questione del cellulare è legata al tempo presente (cioè ai suoi pellegrinaggi), oppure era una cosa del passato?

    Due note sull'ambientazione: è possibile anche in Italia che in seguito a terremoti i treni deraglino:

    www.terremarsicane.it/node/308

    Certo è più facile che capiti per via di alluvioni o frane.

    Ma è più difficile che all'estero ci sia un rapporto conflittuale con i controllori. Per cui, se proprio si vuole cambiare qualcosa, direi di cambiare il tipo di disastro.

    QUOTE
    Lui aveva un debole per i treni fin da quando era piccolo e, inaspettatamente, era diventato controllore su una linea ferroviaria.

    Perché inaspettatamente, visto che ama i treni?

    Non si diventa controllori su una linea, ma per una compagnia. A volte le due cose coincidono (ad es. in certe ferrovie concesse), ma di solito no.
     
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  3. ~Aeon
     
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    Chiedo scusa, rispondo io solo a una questione che mi pare poco chiara: è assolutamente vero che i treni possono deragliare per i terremoti anche qui in Italia, però questo treno particolare non è deragliato per la scossa in sé ma per la deformazione dei binari conseguente allo scorrimento delle due placche continentali l'una rispetto all'altra, come avviene nelle faglie di scorrimento tipiche dei margini continentali conservativi. I binari in questione sono stati costruiti sopra una faglia del tipo sopracitato e quindi lo scorrimento li ha distorti come nella foto.
    L'Italia si trova sopra due margini distruttivi (o limiti di subduzione) quasi perpendicolari, come testimoniato dal vulcanismo esplosivo. In sostanza: anche qui ci sono terremoti così forti ma non lo spostamento di placche le une rispetto alle altre. Spero che il discorso si sia capito... è un po' complicato! :P

    Scusate l'intromissione, ma mi sa che quasi nessuno ha identificato in modo corretto la deformazione dei binari di questo racconto: sono letteralmente storti perchè il terreno si è spostato sotto di loro.
     
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17 replies since 22/9/2011, 21:18   324 views
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