Deus On Machina

di Eleonora Rossetti - 4965 caratteri

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  1. _Morrigan_
     
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    La sveglia. Puntuale come sempre. Ma devo proprio alzarmi? Ha un suono odioso... Potrei cambiare tipologia d’allarme, ma questo almeno mi desta al primo colpo. Ci sono mattine in cui non mi sveglierebbero nemmeno le trombe del giudizio.
    No, magari quelle no...
    D’altronde, che devo aspettarmi? Me lo chiedo tutte le sante volte in cui vado in bagno e mi guardo allo specchio. Anche adesso, guarda che occhiaie.
    Sono finiti i tempi in cui potevo stare a panciolle. I bei tempi in cui potevo sedermi in salotto, accendere la tv e godermi in santa pace la diretta dal mondo. Tutti i canali, tutti i paesi, tutto di tutto, coi satelliti di MIA progettazione... non quelle scatolette che fanno al giorno d’oggi: a confronto, due bicchieri con il filo a collegarli funzionerebbero meglio. I bei tempi della disoccupazione, quando non dovevo lavorare. Tanto tempo libero per far svagare l’immaginazione...e in cui tutto era sotto controllo.
    Invece adesso...
    Mi dirigo verso la scrivania. Mi aspetta il computer, il mouse e la tastiera. Quando accendo e il sistema operativo mi saluta con un allegro Alleluja, mi vien voglia di tirare un calcio allo schermo. Che ci trovi di divertente, dico io? Tanto il lavoro lo faccio io! E programmare l’universo non è roba per ragazzetti, ma una rogna nera difficile da districare. Parola di Dio, altroché.
    Allora... apri progetto... ok... dovrebbe essere a posto... compila... BAM! Ellam...iseria! Quanti bug! Ma ieri sera non c’erano mica... da dove saltano fuori? Si riproducono per partenogenesi?
    Straordinario anche oggi, non c’è altro da dire. E si comincia!

    Sto battendo come un ossesso sui tasti, ormai le lettere stanno sbiadendo. Allora, cambia qui, cambia là... avvia debug... sembra filare liscio... PORC... No! Non “errore irreversibile” o siamo fottuti. Tutti. Me compreso. Se incasino lo schema principale, va tutto a puttane.
    Fiuu, solo un errore di calcolo. Però vediamo... Merda! Terremoto, voragine... e un pianeta spazzato via da un meteorite. Risorse di sistema sprecate... maledizione, un po’ troppe! Fortuna che non ho supervisori che controllano, altrimenti sai che casino. Il bello di essere liberi professionisti e di lavorare da soli... vabbè, lavorare per modo di dire... ci guadagnassi almeno qualcosa...!

    Ho fame. Ma la pausa pranzo ormai è saltata. Non ho tempo, non posso fermarmi. Sono già in ritardo per la consegna, i miei occhi vanno dal monitor al calendario appeso al muro. Vado troppo lento, ma d’altronde, che devo fare? Devo sempre sistemare i casini che sorgono dal nulla, e passarsi in rassegna tutte quelle righe di codice pregando (ma poi chi prego che non mi sente nessuno?!) di non sbagliare una singola virgola non è il massimo per i nervi, sapete? Devo preparare tutto quanto, far sì che per il giorno della consegna sia tutto perfetto. Ma appena correggo qualcosa, saltano fuori altri bug, per di più inspiegabili. Perché la sfiga esiste, e idiota chi pensa che non sia così.

    Mi ci vuole una pausa. Vediamo le mail...
    BING! E ti pareva! Mi stanno intasando tutto. Il filtro antispam non funziona?! Dovrò darci un’occhiata. In teoria doveva cestinarmi automaticamente quelle con gli improperi, ma a quanto pare le mail riescono sempre a passare. Che palle...
    Mittente? Uomo. Provenienza? Terra. Cribbio, sono tutte da lì! Ma si sono messi d’accordo? Ho la casella mail che mi sta chiedendo pietà. E io gliela do a vangate, solo che mi perdo dietro tutti questi nomi e questi insulti. Alcuni sono davvero fantasiosi, altri mi avrebbero fatto sbellicare dalle risate, se non fossero dirette a me. Se certa gente spendesse nella vita quotidiana la stessa creatività che usa per le offese, farebbe una fortuna, ve lo dico io.
    E poi mi domando, ma-che-diamine-vogliono-da-me? Vogliamo rispettare la gente che si fa un mazzo tanto al posto loro? A conti fatti dovrei essere in pensione e invece guarda qui! Straordinari su straordinari, ormai non ricordo più da quanto non mi faccio vivo in giro!

    E’ sera. Mi fanno male gli occhi. Dovrei accendere la televisione, cenare guardando il notiziario, e invece sto ancora sbattendo la testa su questo codice. C’è qualcosa che non mi torna e non capisco dove. L’icona che notifica l’arrivo di nuove mail ormai sembra un fuoco d’artificio, a furia di lampeggiare. Gente, che ci posso fare? C’è qualcosa che manda in crash il sistema, che non fa filare le cose giuste. Lo so che non va, è inutile che mi avvisate in miliardi, me ne basta una, grazie!

    Basta, ho sonno. Non combinerò niente così, quindi tanto vale continuare domani...

    Mi ficco sotto le coperte e guardo il calendario prima di spegnere la luce. Su ogni giorno c’è segnato il countdown alla consegna. Il giorno -1 è sotto la pila di carte, non so bene dove esattamente, ma so che c’è. E nel giorno successivo – lo zero – non c’è scusa che tenga. E’ scritto a caratteri cubitali, dal momento in cui ho avviato tutto il progetto.
    APOCALISSE.
    Quel giorno si consegna, e sono cazzi per tutti. Parola di Dio.
     
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  2. Piscu
     
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    altro dio-programmatore, ma qui affrontato in maniera più scontata. scorre tutto in modo abbastanza prevedibile. all'interno di questo concorso era scontato che si trattasse di dio. forse, sviluppandolo in modo da lasciare la rivelazione alla fine potrebbe funzionare come racconto indipendente.
     
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  3. Peter7413
     
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    Ola!
    Ordunque... In linea generale è ben scritto, però disordinato nel contenuto. Mi sembra evidente più che in altri la sua genesi on the road, riga dopo riga, avendo chiaro il finale e ricercando di continuo i ponti di collegamento.
    Sicuramente in tema.
    Idea poco originale, nel senso che io stesso avevo presentato un racconto quasi identico in una precedente edizione di Minuti Contati (Terra: ultimo giorno). Ma attenzione, non è che dicendoti questo voglio affermare il fatto di esserci arrivato prima, ma solamente che se siamo in tanti ad avere la stessa idea, beh, allora tanto originale non è e allora forse va messa da parte. E devo dire che da quando frequento questo forum ho scoperto che tante idee che mi sembravano GENIALI (esagero ovviamente) altro non erano che normali, trite, da abbandonare.
    Alla prossima!
     
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  4. _Morrigan_
     
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    Ciao a tutti e grazie innanzitutto per i commenti ^_^
    In effetti questo racconto non piace moltissimo a me in primis, oltretutto scritto dopo una giornata di viaggio estenuante (non la uso come scusa però).
    Il dio programmatore mi piaceva (sicura contaminazione lavorativa :-D) , ma non sono riuscita a metterla giù come avrei voluto. Quello che volevo far emergere era che Dio in realtà non correggeva bug per salvare l'umanità, ma per far sì che tutto fosse pronto per il giorno dell'Apocalisse, il giorno in cui avviando il programma l'avrebbe sterminata. Solo che, appunto, non l'ho resa bene.
     
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  5. omrik
     
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    quindi dio impiegato vuole solo portare a termine il progetto
    rispettare i termini di consegna.
    purtroppo l'idea del pc mi sembra esaurita.
    ad esempio l'idea di un dio da ufficio funzionerebbe senza inserire un computer?
    ti spiego: in un racconto di F. Brown (mi pare...) dio scriveva i singoli destini con una sorta di stampatrice celeste.
    un macchinario meccanico senza codici o programmi, il cui funzionamento difettoso provocava imprevedibili casini al protagonista.
    per fare un esempio.
    non sò, magari mi sono spiegato malissimo
    a disposizione per delucidazioni

    ciao
     
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4 replies since 26/10/2009, 22:58   140 views
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