Ristrutturazione
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Ristrutturazione

Francesca Cappelli - Sovrannaturale - 4978 caratteri

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  1. Harriet_Serian
     
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    Ristrutturazione

    - Verde. Andrea, verde.
    - L'hai già ripetuto quaranta volte. Verde. Fattene una ragione.
    - Ma... E' verde. Hai visto?
    L'uomo si fermò di scatto sulla soglia, voltandosi indietro con un'espressione vagamente omicida negli occhi.
    - Basta, Michele. Non posso farcela a vivere con te, se non accetti un fatto semplice come questo. Il bagno è verde. Se avessimo avuto potere decisionale sulla cosa, lo avremmo fatto come piaceva a noi. Non è andata così. Pazienza.
    Il ragazzo fece un lungo sospiro e poi fece segno di sì con la testa.
    - Va bene.- Mormorò, depresso. - Forza, andiamo avanti. Abbiamo ancora così tanti orrori da scoprire, qui dentro.
    - Smettila di essere così ottimista, dai.
    - Senti, io non sono come te. Non mi adatto facilmente ai luoghi. E vedere che la nostra casa è stata trasformata in questo modo da un branco di muratori con l'estro creativo mi abbatte!
    L'uomo tornò indietro di qualche passo, fino a raggiungere Michele. Meglio essere gentile. Se l'altro fosse entrato in una delle sue crisi piene di sbalzi di umore e domande filosofiche, sarebbe stato irrecuperabile per due settimane come minimo.
    - Per ora abbiamo il bagno verde e dei gradini extra tra il cucinotto e la sala da pranzo. Poteva andare peggio.- Disse, sforzandosi di fare un sorriso comprensivo. - Pensa se avessero... che so, diviso in due la sala da pranzo. Quello sarebbe stato un grosso trauma, visto quanto ti piace stare lì dentro ed esplorare tutti gli angoli.
    - Il mio angolo preferito era quello dove adesso hanno messo quegli orribili gradini!- Piagnucolò il ragazzo. - Odio le case che vanno di moda adesso, i loro colori e i loro arredamenti. Mi mettono agitazione.
    - Non metterla sul piano dello shock culturale, eh?
    - Non è che puoi cambiare la mentalità delle persone così come cambi il colore a una stanza.
    Andrea scosse la testa, arrendendosi di fronte alla testardaggine dell'altro. Riprese il giro della casa, ignorando se il ragazzo lo stesse seguendo oppure no.
    D'accordo, il suo coinquilino non aveva proprio tutti i torti. I cambiamenti infastidivano anche lui. Ma non potevano farsi sconvolgere così da qualche parete tinteggiata a nuovo! Era sempre casa loro, quella.
    Entrò nel salotto con decisione e si ritrovò al centro di uno scempio mai visto. Un orripilante color senape aveva coperto le confortevoli pareti bianche (un po' ingiallite dal tempo, sì, certo, ma quando impari ad essere amico del tempo, l'ingiallimento non ti disturba più.) E c'era una panchina in muratura, tra la finestra e lo spazio dove di solito stava la pianta di ficus.
    - Andrea.- Il ragazzo gli arrivò alle spalle, la voce ridotta ad un rantolo.
    - Lo so. Miki, lo so. Senape. Non andare fuori di testa, ti prego. Sono già abbastanza alterato per conto mio.
    - Non è quello. Vieni a vedere!
    Andrea abbandonò il salotto profanato e seguì Michele attraverso il corridoio sul quale si affacciavano le camere. Michele puntava decisamente verso la stanza in fondo a sinistra, solitamente utilizzata come stireria e ripostiglio. Quando vi si affacciò, un briciolo della devastazione interiore del ragazzo raggiunse anche lui. Assi da stiro e scatoloni erano scomparsi, per lasciare posto ad un lettino a cancelli bianco, un armadio bianco, decorato con orsacchiotti e coniglietti, e un altro sinistro oggetto nell'ombra, che poteva essere una bilancia da neonato in equilibrio su un fasciatoio.
    - Com'è possibile che non ce ne siamo accorti?- Domandò Michele, con la nota tragica di una scenata impellente nella voce.
    - Calmati.- Andrea impose a se stesso di stare calmo, più che all'altro. - Non è così terribile. Siamo sopravvissuti alla primogenita. Allora era tutto rosa. Ti ricordi? Magari questo è un maschio.
    - Ma è un bambino piccolo. Sarà un incubo. E poi lo sai che i mocciosi di oggi non si spaventano con niente! Di tutte le volte che ho tentato un approccio con la ragazzina, l'unica volta in cui sono riuscito a farle venire un colpo è stato quando ho rovesciato per sbaglio una tazza di caffè sui suoi compiti.
    - Sarà sempre un bambino. Magari sarà fifone e noi ci divertiremo. Oh, per favore, smetti di lamentarti, riesci a deprimere anche me! E' solo una ristrutturazione della casa. E c'è una bestiola in arrivo, d'accordo. Avresti preferito che avessero chiamato un esorcista per sistemare noi due, come hanno fatto i Luciani con Agnese?
    - No, no, certo che no. E' che mi sembra di aver già dovuto subire una buona quota di cambiamenti, in vita mia.
    - Non tirare fuori la scusa della mentalità dell'uomo del diciottesimo secolo, non attacca più.
    - E allora, cosa dovrei fare?
    - Goderti l'idea di avere ancora una casa da infestare, amico mio. Guarda che è una signora casa, questa! Mica viviamo in un condominio di merda, con tre stanze e al massimo un ascensore per provocare qualche spavento. E' una villetta meravigliosa, e qui intorno stanno costruendo. Significa nuove case. Magari ci muore qualcuno, durante la costruzione. E avremo dei vicini. Non c'è motivo di piagnucolare: la vita è piena di possibilità!

    ***

    (Domani parto, quindi non potrò rispondere ad eventuali messaggi. Rispoderò dal 16, e cercherò di commentare quante più storie degli altri riuscirò a leggere. Ciao!)
     
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  2. melantropo
     
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    Ciao Harriet, il mio commento in spoiler.

    SPOILER (click to view)
    Storia lineare, lascia intuire la soluzione a diversi passi dalla fine, e in un racconto così breve ci poteva stare maggior sorpresa. Però la leggerezza dei toni è azzeccata, non si inserisce tragicità all'elemento fantastico (tranne in qualche accento riguardante lo spavento ai bambini, un po' alla Monster&CO) e questo favorisce una fruizione senza pesantezze.
    La forma si adatta alle necessità di levità, i dialoghi coprendo gran parte del brano. Nel finale si perde il conto di chi parla, mancando le indicazioni relative. Colgo un'unica incoerenza veniale, forse nemmeno tale: volendo, i due fantasmi dell'800 potrebbero utilizzare un linguaggio più forbito (e accolgo poi l'obiezione che potrebbero aver imparato dagli inquilini succedutisi). Qualche d eufonica sfuggita.
    Voto 2.
     
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  3. Harriet_Serian
     
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    CITAZIONE (melantropo @ 8/8/2009, 21:19)
    Colgo un'unica incoerenza veniale, forse nemmeno tale: volendo, i due fantasmi dell'800 potrebbero utilizzare un linguaggio più forbito (e accolgo poi l'obiezione che potrebbero aver imparato dagli inquilini succedutisi).

    Questo commento mi fa capire che forse non sono riuscita a far capire una cosa, ovvero che solo uno dei due fantasmi (il più giovane) non appartiene ai nostri giorni. Mi segnerò questa e le altre annotazioni.
    Grazie della lettura e del commento!
     
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  4. Daniele_QM
     
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    Racconto che si compone man mano che si va avanti.
    SPOILER (click to view)
    All'nizio credevo si trattasse semplicemente di una coppia gay, poi si fa riferimento all'essere coinquilini e l'idea nella mia testa è cambiata, per un momento mi son chiesto se fossero ragazzini in attesa della nascita di un fratellino, ma poi c'erano quelle indicazioni sull'uomo del diciottesimo secolo... quindi nel mio caso la rivelazione finale ha funzionato.
    Un racconto semplice, nato per sorprendere nelle righe finali. Credo funzioni abbastanza anche se non mi ha lasciato grosse sensazioni.Forse avrebbe avuto maggior efficacia se oltre a parlare dell'arredamento fossero venuti fuori altri argomenti fuorvianti, magari se li avessi fatti interagire - apparentemente - con qualcun altro nella casa (per capirci, se hai visto il Seso Senso, quando li cena al ristorante da solo e sembra che parli con lei).

    Voto 2 abbondante, ma per i motivi su citati, non mi sento di arrivare a tre.
    A rileggerti! :D
     
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  5. domit
     
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    Ciao Harriet :)

    Di seguito le mie impressioni.

    SPOILER (click to view)
    Buona l'idea, una rivisitazione originale per un tema oltremodo abusato.
    Con me l'effetto sorpresa ha funzionato, hai celato bene l'identità dei protagonisti.
    Mi spiace di non avere il tempo per segnalarti nel dettaglio alcuni particolari (domattina parto anche io :P ): per quanto riguarda la forma c'è un margine di miglioramento, soprattutto sfrondando alcune costruzioni un po' ripetitive.
    Allo stato attuale il mio voto è 2.
    A presto rileggerti :) (e buone vacanze!)
     
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  6. sgerwk
     
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    Il commento generale sul racconto lo metto in spoiler...

    SPOILER (click to view)
    Allora, di norma questo sarebbe un racconto in cui uno arriva alla fine e dice: "è la solita storia in cui alla fine si scopre che i protagonisti sono mostri/vampiri/zombie/fantasmi/ecc". Invece no.

    L'idea di partire facendo credere che i due siano coinquilini a cui dei muratori hanno ristrutturato casa come non volevano non fa sospettare il finale. Tutto questo per dire che, nonostante la rivelazione di per sé sia una delle più abusate, qui funziona perfettamente.


    Il racconto è scritto bene a livello di linguaggio, ma ha un inizio piuttosto confuso. Non si capisce quanti personaggi ci sono. L'uso di "uomo" e "ragazzo" confonde ancora di più. L'uomo è Andrea e il ragazzo è Michele? O viceversa? Si rimane in dubbio quasi fino alla fine del racconto.

    "- Va bene.- Mormorò" qui secondo me non ci va il punto e "Mormorò" va minuscolo

    "dei gradini extra tra il cucinotto e la sala da pranzo": credo che qui tu voglia dire che il cucinotto è stato rialzato; se lo era già prima, non vedo come avrebbero potuto aggiungere dei gradini non previsti

    "ad essere": d eufonica

    Voto: 2 (ti avrei dato anche 3, se non fosse stato per il problema dell'inizio)

     
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  7. Fini Tocchi Alati
     
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    Non male.

    SPOILER (click to view)
    L'inizio, forse, è poco interessante. Immagino che "dal vivo" (magari, recitato) possa essere molto divertente, ma così stenta a decollare.
    Poi, però, l'interesse cresce.
    In particolare, ho trovato molto divertenti le caratterizzazioni dei due protagonisti.

    Per quanto riguarda lo stile, credo che il racconto potrebbe essere asciugato un po': c'è qualche lungaggine di troppo e qualche ridondanza.

    Il mio voto è 2.
    A rileggerti.
     
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  8. Virgart
     
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    Ciao,
    Di seguito il mio commento:

    SPOILER (click to view)
    Hai visto The others? Il film con nicole Kidman dove il punto di vista è dei fantasmi, ma lo capisci solo alla fine?
    Ecco questo è il caso in cui il finale, inteso come un terzo del racconto, mi è piaciuto e ne ha risollevato le sorti.
    Non voglio stare a dirti se ci sono errori, refusi o altro (forse te li hanno già segnalati , non ho letto i commenti)
    L'inizio è un pò lento, anzi si suppone una relazione tra i due (niente in contrario) in fondo giochi su questa ambiguità quasi fino alla fine.


    Il mio voto è 2

    Virgilio :B):
     
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  9. marramee
     
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    Io l'ho trovato simpatico, in un paio di punti sfiora battute da cartone animato, ma indovinato.
    Incerto tra il due e il tre, voto 3.
     
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  10. Harriet_Serian
     
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    Grazie a tutti per i commenti e le critiche.
    In generale: sì, l'intento di base era scrivere un qualcosa di semplice che riprendesse lo stereotipo del fantasma che non si rivela come tale fino alla fine. Mi fa piacere se dite che il tema scontato è stato reso però in maniera divertente.
    A chi ha parlato di "battute da cartone animato": è vero, penso che inconsciamente qualcosa del genere sia scivolato nella storia (magari proprio grazie a film come "Monsters and co.”, citato da qualcun altro.) In fondo, questi due fantasmi volevano un po' giocosi e caricaturali, visto il tono leggero della storiella, più che fantasmi inquietanti.
    Sugli errori: grazie a tutti per le segnalazioni.
    Per il discorso dei gradini: mi vedevo una stanza rialzata a cui si accedeva da un solo gradino o magari da una piccola salita, poi trasformata in gradini più elaborati. In effetti non ho spiegato granché bene.
     
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  11. vittoriano tresoldi
     
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    Ciao Francesca.
    Racconto breve ma ben scritto, con un buo ritmo, che non svela subito la sorpresa finale.
    Inizialmente non avevo capito quasi nulla, lo ammetto, pensavo a una coppia gay che aveva dato in appalto la ristrutturazione dell'appartamento... :) Eh, sono vecchio, che ci vuoi fare... così ai fantasmi ho smesso di credere da un pezzo.
    Poi però sono entrato nel pezzo. E non m'è dispiaciuto.
    Hai potenzialità certe, continua.
    Sul racconto sono indeciso tra due e tre.
    Vabbè, voto tre perché mi piace la foto della tua firma.
    Saluti,
    Vittoriano
     
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10 replies since 8/8/2009, 19:16   162 views
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