Gli eroi possono salvarci

Noir-sperimentale...

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  1. sully
     
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    Questo l'ho scritto abbastanza di getto, ma l'idea da cui son partito non era malaccio...sù, sù tirate fuori le motoseghe, tutti, voglio vedere quanto si capisce di quello che volevo dire e quanto brutalmente ho buttato giù 'sta roba.
    Giusto per non annoiarvi troppo potete provare ad ascoltare nel mentre questo brano https://www.youtube.com/watch?v=XYKPyjH2sVQ ma questa volta la musica non era prevista. Buona lettura...


    GLI EROI POSSONO SALVARCI

    Vorrebbe dire un sacco di cose, ma ormai il suo tempo stringe.
    Respirare deve essergli difficile, ansima come se dovesse ingoiare pece anziché aria. I battiti sono lenti e il sangue fa tanta fatica che è una tortura starlo solo ad ascoltare.
    Tum.
    Tu-tum.
    Tum.
    La faccia contratta in una smorfia di dolore, il naso arricciato. Se potesse chiuderebbe anche gli occhi, o meglio, se li avesse ancora al loro posto. In effetti il destro c’è, per il poco che può servirgli, ma è coperto da un livido, parecchio sangue, e uno sfortunato brandello di carne che, se non sbaglio, apparteneva alla guancia, fino a poco prima.
    A guardarlo bene deve esser stato un bell’uomo, sulla trentina.
    Ben rasato, i capelli curati, le spalle larghe.
    Me lo immagino tutto in tiro che va in giro pavoneggiandosi con la testa alta e il petto all’infuori. Lo vedo mentre si sistema la cravatta uscendo dalla metropolitana, mentre entra da Clay’s per un aperitivo, mentre si fa bello offrendo da bere alla ragazzina seduta nel tavolo accanto al suo.
    Poi però una volta uscito lo vedo sghignazzare, seguire la ragazzina fuori, bloccarla in un angolino sporco e buio, trarla da parte…
    Sento le grida della ragazzina. Ha gridato forte, poverina, ma il rumore della strada è troppo confusionario e caotico perché possano accorgersi di lei. La giornata è grigia come la cenere, il sole è appena tramontato, i vicoli sono dannatamente bui.
    Cosa avreste fatto voi?
    A me hanno insegnato a starmene buono buono per i fatti miei, a non cacciarmi nei guai, a rigare dritto e a soddisfare le esigenze di quanti valgono più di me, se voglio mangiare tutti i giorni e avere un posto caldo per dormire. Mi hanno insegnato che nella vita è meglio obbedire, non porsi domande, abbassare lo sguardo e tirare avanti: mi hanno detto che gli unici problemi che devo risolvere sono i miei, che è meglio ignorare gli altri e lasciarli nel loro brodo.
    Però a me non piace nemmeno un po’, quello che mi hanno insegnato.
    Sì, ok, sarà anche comodo e facile, vivere così, ma avere una catena intorno al collo ti strozza, alla lunga, e non ce la facevo più a trattenermi tutte le volte, a farmi zittire con la coda tra le gambe, tutte le volte, quando mi piacerebbe tanto digrignare i denti, ribattere, e farmi valere. Eppure sino a qualche minuto fa mi ero sempre comportato bene, mai nessuno avrebbe potuto pensare che…
    Quel tizio aveva superato il limite.
    Posso capire farmi prendere a calci da tutti, in fondo chi se ne frega se sono io a subire, se la mia vita si riduce ad una sorta di prigionia in casa, se non ho vita sociale, se sin dalla nascita sono sempre stato l’ultimo, se nemmeno i miei mi considerano più? C’è ben di peggio, so bene che c’è un mucchio di gente messa peggio di me e non mi voglio lamentare. Ma non posso negare che la rabbia accumulata non sia servita a farmi fare tutto questo.
    Qualche ora prima ero scappato di casa, mentre, ancora una volta, i miei si erano messi a litigare per non so più quale motivo. Le cose andavano male a casa, da parecchio tempo: di soldi ne arrivavano troppi pochi, comprare da mangiare era sempre più un’impresa, al lavoro pa’ rischiava di essere cacciato e tornava quasi sempre ubriaco a picchiare me o anche ma’, se aveva bevuto davvero tanto…in poche parole i motivi per litigare non mancavano di certo, e per non rimanere ancora una volta preso in mezzo me ne sgusciai non visto dalla porta.
    Mi ero messo a passeggiare un po’ a caso e nel cercare un posto non troppo caotico ero arrivato sino da Clay’s.
    Come ho detto, ebbi modo di seguire la scena così come l’ho descritta prima.
    Ve lo chiedo ancora una volta, prima che mi crediate solo un pazzo o un animale: cosa avreste fatto, nella mia situazione?
    Non ho agito d’impulso. Volevo solo aiutare quella ragazzina che non meritava tutta quella violenza e vedere, per una volta soltanto, la faccia di una persona riconoscente nei miei confronti perché avevo fatto qualcosa di giusto, qualcosa di buono.
    Era la mia occasione per essere un eroe.
    Che egoista che sono. Una ragazza è in pericolo e io a cosa vado a pensare? Alla mia fama.
    Ma ero convinto di fare una cosa giusta. Abbiamo tutti tanto bisogno di eroi.
    Mi sono avvicinato, piano, fino all’angolo. Poi li ho visti.
    Lei era appoggiata al muro, chinata in avanti, la faccia livida, piangeva. Lui con una mano le tirava i capelli, con l’altra le stringeva il braccio, e chinatosi su di lei andava furiosamente avanti e indietro, avanti e indietro,…
    So quello che stava facendo, l’ho visto fare a volte ai miei, e ma’ piangeva sempre, sempre, quando pa’ la picchiava così.
    Capisco perfettamente quello che potete pensare: “non ti saresti dovuto comportare così”, “avresti dovuto avvisare qualcuno”, “ma perché hai agito così sconsideratamente?”, “mostro!”.
    Ma non mi importa.
    Mi sono scagliato su di lui con tutta la violenza di cui sono stato capace.
    Avevo paura, in fondo lui era parecchio più grosso di me, ma l’effetto sorpresa aveva funzionato a dovere. Furiosamente l’ho colpito prima alla gamba, poi al petto, e infine, una volta scagliatolo a terra, l’ho ridotto a un ammasso di carne e sangue senza speranze di vedere le prossime due ore.
    Non è riuscito a reagire neppure per un istante.
    Quel bastardo ha avuto quel che si meritava.
    Adesso sono qui a guardarlo.
    Vicino a me c’è ancora la ragazzina, mezza nuda, infreddolita, insanguinata ma non ferita.
    Però il suo sguardo non è affatto quello che mi aspettavo. Non mi è saltata al collo ringraziandomi per averla salvata, non sono il suo eroe. Sta piangendo, gridando, ed è caduta per terra cercando di indietreggiare. Urla, urla, non fa altro che urlare, quella scema.
    Ma come, non capisce che adesso finalmente non dovrà più temere quell’uomo grazie a me? Non capisce cosa ho fatto? Stupida! Ingrata! E’ così che ringrazi il tuo salvatore? E’ questo il merito che spetta agli eroi? Ma certo, in fondo è questo il destino di chi lotta per gli altri: combattere soli, restare incompresi, cadere soli. Vorrei tanto avventarmi anche su di lei, punirla per la sua ingratitudine, ma la gente avrà sentito a questo punto le sue grida e sarà bene che scappi, adesso. Non devo finire in una gabbia per aver ridotto così quel tizio. Non sopporterei di essere isolato, escluso, emarginato, solo perché ho voluto aiutare chi ho visto in difficoltà.
    No.
    Scapperò sempre, d’ora in poi, correrò lontano e al buio, negli angoli, vivrò in strada e lottando per la giustizia della strada verrò abbandonato da tutti.
    Ululerò alla Luna perché lei sola mi capisce, lei che tutte le notti invidia silenziosamente le Stelle, sue vanitose compagne.
    Sono solo un cane io, in fondo…
     
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  2. Pestorg
     
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    CITAZIONE
    I battiti sono lenti e il sangue fa tanta fatica che è una tortura starlo solo ad ascoltare

    il cuore non il sangue dopo continui pure con tum tum..
    CITAZIONE
    Qualche ora prima ero scappato di casa

    non sono sicuro dell'uso del passato remoto a qualche ora di distanza, però leggendolo non mi ha disturbato, ma credo che però non vada, chiedo lumi ai piu' esperti.
    CITAZIONE
    Mi sono avvicinato, piano, fino all’angolo. Poi li ho visti.
    Lei era appoggiata al muro, chinata in avanti, la faccia livida, piangeva.

    anche qui c'è qualcosa che non va nei tempi.
    CITAZIONE
    Ululerò alla Luna perché lei sola mi capisce

    come dice Vasco "dillo alla luna ti porterà fortuna!"

    é breve e secondo me c'è troppo sangue e pochi motivi per picchiare uno così. sorvolo poi sul fatto che a mani nude è impossibile, quindi hai omesso qualche importante particolare sull'arma utilizzata. Anche il piu' imbranato che colpisce alle spalle lo fa alla testa o alle gambe con l'obiettivo o di tramortire o di immobilizzare. Tu invece hai descritto il risultato di una scazzottata con uno a terra e l'altro sopra a menarlo è un pò improbabile e comunque la scena è confusa.

    Chiusa la parte delle correzioni ti esprimo il mio parere di lettore.
    L'emozione di fondo è l'essere emarginati dalla società ed è ben presente e si avverte forte nel finale insieme al senso di ribellione che si oggettiva nel gesto dell'aggressione. Le premesse, le motivazioni del gesto ed il quadro familiare mi sono sembrati sciatti, come se non ti interessasse descriverli, forse perchè empaticamente tu non sei il tuo personaggio o forse perchè ti interessava piu' la seconda parte. Questa mancanza di profondità non mi ha permesso di immedesimarmi.
    Secondo me come prologo ad un personaggio potrebbe andar bene anche così, come storia completa devi mettere piu' carne al fuoco (ma non al sangue!), quindi o arricchisci o continui. sei a metà strada.
     
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  3. sully
     
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    Grazie mille, rivedo subito i punti che mi hai indicato però...mi sa che non sono riuscito a far risaltare una cosa
    SPOILER (click to view)
    il protagonista è effettivamente un CANE, zampe coda, tartufo e tutto il resto. Magari di quelli grossi e cattivi che assomigliano tanto ai lupi. Ecco spiegata tanta brutalità, tanta violenza e tutto quel sangue senza l'utilizzo di armi. Un normalissimo pastore tedesco è capacissimo di ridurti a brandelli senza neanche sforzarti troppo. Pa' e ma' sono i proprietari del cane e...beh evidentemente mi tocca modificarlo parecchio, se no hai ragione tu,manca troppo e sono solo a metà...
     
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  4. federica68
     
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    Ciao Sully

    SPOILER (click to view)
    io per la verità avevo capito che il protagonista era un cane. Lo dici chiaramente nelle ultime righe, e visto il trattamento riservato al tipo, secondo me si capisce anche abbastanza che "cane" non è detto in senso metaforico.
    Ma quello che mi ha lasciata un po' perplessa in questo racconto, è il finale-rivelazione-fulmineo, che mi è sembrato (parere personale, eh) un po' appeso lì, senza una base reale che lo preceda. Mi spiego.
    Mi sarei aspettata che il cane ragionasse più "da cane". Se leggi i vari "l'occhio del lupo", "abbaiare stanca", ecc di Pennac vedi che il cane fa sempre ragionamenti canini, vede le cose dal punto di vista canino. Anche quando le sue considerazioni sono umanizzate, non lo sono mai al punto da diventare del tutto umane. Non certo fino al punto di considerare i padroni dei genitori, o a riflettere sull'emarginazione sociale in questi termini. Vedono l'emarginazione sociale dal punto di vista canino, insomma, non so se li hai mai letti... sono libri per bambini, ma vanno benissimo anche per gli adulti che amano le favole, secondo me. L'occhio del lupo, poi è un inno all'amicizia bellissimo...
    Se poi vuoi lasciare il finale a sorpresa, va anche bene, ma secondo me devi lavorare un po' sulla credibilità del personaggio canino. Per esempio sostituire le percezioni visive quasi completamente con quelle olfattive e uditive. Che so, il tipo, piuttosto che rappresentato in giacca e cravatta, col petto in fuori, ecc, rappresentato con un odore di dopobarba che copre l'odore "ferino" che deve avere, se le sue intenzioni sono poi quelle che si rivelano dopo. Piuttosto che il discorso delle ferite "viste", insisterei sull'odore del sangue, della paura, del sudore, magari si è pisciato addosso per il terrore, il cane sente l'odore, cose così.
    Poi, non credo che a un cane faccia effetto più di tanto il fatto che il tipo "va su e giù", e nemmeno il fatto che abbia visto a volte i padroni fare sesso. Forse gli fa più effetto il fatto che qualcosa non gli torna, la carica intrinseca di violenza e aggressività, magari, per cui lui potrebbe avere cercato di difendere la ragazza perchè per una sorta di contrappasso che devi farci capire narrativamente, idealmente difendeva la padrona. Metti che lei fosse quella che gli dava da mangiare e l'unica che lo coccolava, per cui lui era affezionato, ma non poteva difenderla dal padrone perchè lo temeva e poi era pur sempre il padrone e non poteva ribellarsi. Ora ha l'occasione di farlo, invece perchè nella ragazza sente l'odore che sentiva nella padrona quando subiva, e quel tizio non è il padrone, quindi è libero di seguire il suo istinto, ecc. cose così, non so.
    Scusa se sono stata prolissa, e forse ho detto cazzate, ma secondo me se tieni tutto più sulla linea canina, alla fine anche il finale diventa più palusibile e si amalgama più armonicamente con il tutto...



    baciotto
    F
     
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  5. Pestorg
     
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    SPOILER (click to view)
    giuro che cane per me era in senso metaforico, il dubbio non mi ha nemmeno sfiorato... beh sotto questo punto di vista è riuscitissimo è proprio ambiguo
     
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  6. Cryptoptic
     
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    Ciao Sully
    SPOILER (click to view)
    Mmmmm... allora:
    Ammesso e non concesso che un cane possa scrievere una storia, fa dei ragionamenti troppo articolati. Il concetto di padre e madre credo vada al di fuori, mi sembra una cosa esagerata, che un cane pensi che quelli siano la mamma e il padre. Altro problema un cane che scappa perchè i padroni litigano... al massimo un cane abbaia perchè sente urlare, oppure uggiola ma non credo scappi di casa come un bambino. Anche se vuoi creare l'effetto sorpresa alla fine, devi attenerti alla natura del cane, non puoi parlarne e farlo pensare come un uomo, non è corretto nei confronti di chi legge. Far credere sia un bambino lo puoi fare, ma comunque devi mantenerti su delle linee che alla fine del racconto rendano plausibile il colpo di scena.
    Un'altra cosa:
    CITAZIONE
    C’è ben di peggio, so bene che c’è un mucchio di gente messa peggio di me e non mi voglio lamentare. Ma non posso negare che la rabbia accumulata non sia servita a farmi fare tutto questo.
    Qualche ora prima ero scappato di casa, mentre, ancora una volta, i miei si erano messi a litigare per non so più quale motivo. Le cose andavano male a casa, da parecchio tempo: di soldi ne arrivavano troppi pochi, comprare da mangiare era sempre più un’impresa, al lavoro pa’ rischiava di essere cacciato e tornava quasi sempre ubriaco a picchiare me o anche ma’, se aveva bevuto davvero tanto…in poche parole i motivi per litigare non mancavano di certo, e per non rimanere ancora una volta preso in mezzo me ne sgusciai non visto dalla porta.

    Sono immagini di maltrattamento stra-abusate. Trova qualche altra cosa, non so tipo che lo tengono legato per giorni e giorni senza farlo mangiare e alla fine lui si libera e scappa.
    Se posso darti un consiglio, riprendi la storia e riscrivila, dalle un taglio più "canesco", perchè l'idea di fondo non è male, ma devi esprimerla come si deve.
    Al lavoro! :D


    Sudare, sudare. Come dice il saggio Ark :lol:
     
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  7. Diz-buster
     
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    Ciao, concordo in pieno con l'ultimo intervento.

    SPOILER (click to view)
    Confesso di non avere compreso, se non dopo una seconda lettura e dopo indicazioni specifiche, che il protagonista fosse un cane.

    Fermo restando che l'idea di fondo resta valida, credo che il problema principale sia che tu hai troppo "Umanizzato" l'animale.

    Qualche esempio:

    CITAZIONE (sully @ 22/9/2008, 22:07)
    cut...mi hanno detto che gli unici problemi che devo risolvere sono i miei, che è meglio ignorare gli altri e lasciarli nel loro brodo....cut

    Che un cane debba risolvere "problemi" degli altri......detta così..???

    cut.....so bene che c’è un mucchio di gente messa peggio di me ......cut..

    Un cane dovrebbe paragonarsi ad altri cani....non alla "Gente"

    cut.... “non ti saresti dovuto comportare così”, “avresti dovuto avvisare qualcuno”,

    Va bè...non è RIN TIN TIN....non può abbaiare al sergente di turno.

    Anche la rabbia per il mancato ringraziamento della ragazza stona...per un cane così profondo....

    Ribadisco che l'idea resta valida...e penso si possano ottenere grandi miglioramenti con poco sforzo.
    ;) ;) ;)
     
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  8. sully
     
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    Eh già, avete proprio ragione, il paragone con un bambino non ha senso così e ci vuole più "caninità"...mi metto a modificarlo seguendo i suggerimenti, grazie mille!

    @fede:ah, se non ci fossi tu...sai, all'inizio volevo fare una cosa un po' come J.London, ma per lasciare il dubbio al lettore e non sbilanciarmi troppo è venuto fuori un pasticcio...vedo di darmi da fare decentemente stavolta. Grazie!
     
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  9. federica68
     
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    [QUOTE=sully,23/9/2008, 15:11]

    CITAZIONE
    @fede:ah, se non ci fossi tu...

    :lol: :lol:
    beh, grazie!!

    CITAZIONE
    sai, all'inizio volevo fare una cosa un po' come J.London,

    mh, anche questa non è una cattiva idea... non male! ma anche lui li lascia abbastanza canineggianti, i suoi personaggi, se non ricordo male... comunque è una buona idea anche questa... ho citato Pennac perchè ho avuto per le mani i suoi libri non molto tempo fa, disfando il trasloco...
     
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  10. Paola_Milli
     
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    Mica male, giovanotto :D
    Mi accodo ai commenti precendenti, more bau bau please (oggi con sto inglese per lavoro non ci sto più dentro, sorry)

    A rileggerci presto.
    BAcio
     
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  11. esimon
     
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    L'idea mi è piaciuta, e credo che lo stile molto scorrevole sopperisca ai difettucci della storia.
    SPOILER (click to view)
    mi hanno detto che gli unici problemi che devo risolvere sono i miei, che è meglio ignorare gli altri e lasciarli nel loro brodo.
    prova a tagliare questa frase, è l'unica che a mio parere stona troppo vistosamente col discorso cane

    Ciao
     
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  12. Cadena
     
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    Ciao Sully!
    Bel racconto. Mi è piaciuto l'inizio brusco stemperato nell'attesa dell'azione e nei ricordi del
    "protagonista canino". Ho apprezzato anche l'etica dell'eroe, anche se sbuca un po' così,
    all'ultimo, senza un apparente motivazione...almeno io ho avuto questa impressione.
    Anche il colpo di scena è interessante, però mi ha rovinato il personaggio, perché i pensieri
    non sono davvero quelli di un cane! Forse avresti dovuto mettere qualche accenno maggiore,
    qualcosa per la quale uno possa dire: "dovevo capirlo :azz:"
    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Posso capire farmi prendere a calci da tutti, in fondo chi se ne frega se sono io a subire, se la mia vita si riduce ad una sorta di prigionia in casa, se non ho vita sociale, se sin dalla nascita sono sempre stato l’ultimo, se nemmeno i miei mi considerano più?

    Questa domanda secondo me è troppo
    lunga. Dovresti spezzarla. :sisi:

    Comunque un racconto ben costruito. Aspetto il tuo prossimo post per rimanere ancor più basita!
    Bacio
     
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11 replies since 22/9/2008, 21:07   116 views
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