Riflessi vitrei
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Riflessi vitrei

di Giovanni Buzi, genere: horror, battute: circa 7000

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  1. tar-alima
     
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    Ciao giò.
    Ti avevo postato ieri il mio commento, che per qualche motivo è scomparso.
    Il racconto mi è piaciuto molto, questa prosa-poesia tanto evocativa vorrei mi servisse d'ispirazione.
    Solo sulla frase finale concordo in pieno con le critiche. Sembra in contrasto con il resto, quasi un ossequio alla propensione per il finale "col botto"; ma il brano è molto al di sopra di questi cliché, a mio parere.
    Avevo votato 4.
    A presto.
     
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  2. bravecharlie
     
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    bravo, Giò. Una prosa poetica, una poesia prosaica, un monologo convincente di un personaggio affascinante. Con i dovuti paragoni, e sperando di non sucitare l'ira del Vate, il tuo pezzo mi ha ricordato "Davanti alle terme di Caracalla" del Carducci. Anche lì si rimpiangeva il perduto splendore dell'antica Roma, paragonandolo alla mediocrità odierna, anche lì, anche se tramite i "fantasmi" del tempo trascorso, passato e presente si sovrapponevano. Il tuo racconto è naturalmente molto più sovrannaturale, ma l'elemento è ottimamente dosato e inserito nel contesto, reso plausibile, appunto, dalle riflessioni del personaggio. Purtroppo il 4 te lo giochi nel finale: a mio parere mal si confanno le riflessioni sul desiderio, l'eccitazione ecc. dei due, visto che poi si scopre essere rivolte a cadaveri imbalsamati. Io, chissà perché, mi ero immaginato che fossero 2 serpenti :blink:

    voto 3. comunque un gran stile
     
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    Ciao.
    Una composizione, perché è difficile parlare di racconto, che tramuta la poesia in una storia. A tratti è molto vibrante, ma a tratti tende a esagerare; caricare l'intensità con le ripetizioni è ottimo (lo faccio spesso e volentieri), ma se viene fatto per tutta la lunghezza della narrazione tende a sminuire proprio i punti in cui accade. Anche il finale non mi è piaciuto, sembra grezzo e volgare rispetto al resto (magari è voluto), ma svaluta il resto e svaluta il personaggio.

    Secondo me, a parte il finale da mettere in altro modo anche mantenendo la sostanza, dovrebbe esserci qualche momento in cui dai respiro al lettore (e come se lo prendessi per il bavero della giacca), in cui lei smette di elucubrare e dedica la sua attenzione ai particolari, magari approfittando per inserire quegli elementi della storia che servono a spiegarla (chi è lei veramente, chi sono i "due", etc...)

    Non discuto sulla forma; essendo quasi sotto forma di poesia è diffcile evidenziare delle imprecisioni.
    Il lirismo, l'intensità e la nitidezza delle frasi mi hanno comunque molto colpito

    Voto 3
     
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  4. thekillingjoke
     
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    Strana questa forma ibrida, forse penalizza il testo. Comunque una lettura piacevole.
     
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18 replies since 3/9/2008, 08:24   279 views
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