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ArkDark1.
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Questo é un esperimento. Ho adottato tutte le tecniche consigliate e conosciute, ed ecco il risultato.
Consumatori.
- Dieci euro per una tazzina di caffé al banco? E' uno scherzo?
- Purtroppo no. Da oggi caffé e sigarette costano dieci volte tanto.
- Aspetta! Vuoi dire che questo pacchetto di Marlboro costa quaranta euro?
- Quarantadue, per la precisione.
- E chi l'ha deciso?
- Lo Stato.
- Scusa, niente di personale, ma le sigarette te le puoi tenere, e il caffé non lo pago.
- Le sigarette non sono un problema, ma il caffé devi pagarlo. Te l'ho servito e tu l'hai bevuto.
- Non me ne frega un cazzo! Chiama i vigili, i carabinieri, la guardia costiera, ma non caccio un centesimo!
- Devo chiamarli per forza. Non posso certo rimetterci io.
- Ah, sì? Azzardati solo ad avvicinarti a quel telefono!
- Cos'é, una minaccia?
- Tu prova, e poi vedrai se é solo una minaccia!
- Ascolta, il caffé è aumentato del dieci per cento. Tu sei entrato nel mio bar, hai ordinato e hai consumato. La tabella riporta i prezzi aggiornati. E' tutto in regola, e non é colpa mia.
- La tabella te la puoi mettere nel culo!
- Adesso basta! Stai esagerando!
- Ti ho detto di stare lontano da quel cazzo di telefono!
- Altrimenti cosa mi fai, coglione?
Giulio girò dietro il bancone, prese il coltello ancora sporco di buccia di limone e lo affondò nell'ombelico del barista una sola volta, ma lasciandoglielo dentro, conficcato bene in fondo.
Guardò negli occhi l'uomo ferito, ed erano occhi che non volevano credere.
Erano occhi che chiedevano: "Perchè?"
Giulio scattò verso la porta, la superò e si diede alla fuga, mentre a Marco le ginocchia cedevano e il sangue tingeva di rosso il suo grembiule giallo.
- Mio Dio! No, stia fermo, non si muova!-, disse il cliente appena entrato, inconsapevole di quanto accaduto poco prima.
- Il caffé.
- Pronto, centodiciotto? C'é un uomo, qui, che é stato accoltellato.
- Non ha pagato.
- Sì, é cosciente. Sì, ha il coltello ancora dentro.
- Sono dieci.
- No, non ha perso molto sangue. Ha solo il grembiule macchiato.
- Sì, lo Stato, dieci euro.
- Se delira? Mi sembra di sì. No che non lo muovo!
- Le sigarette.
- Certo che vi aspetto! Ma sbrigatevi!
- Quarantadue euro.
- Stia calmo. Come si chiama?
- Marco. La tabella.
- Quale tabella?
- Quella governativa.
- Ah... Sì, certo, la tabella. Non parli, non si sforzi.
- Caffé. Dieci euro. Sigarette. Quarantadue.
- Le hanno dato dieci euro per un caffè?
- No… Costa… Dieci… Euro.
- Un caffè?
- Sì. E le marlboro.
- Le marlboro?
- Quarantadue.
- Sì, la stecca.
- No. Il pacchetto.
- Un caffé dieci euro e un pacchetto di Marlboro quarantadue?
- Sì.
- Capisco. Non si sforzi, Marco. Sta arrivando l'ambulanza.
- Sì.
La sera venne illuminata dalle luci dei lampeggianti e perforata dall'urlo della sirena.
Dall'ambulanza scesero due uomini con una lettiga di metallo.
- Venite, da questa parte.
- Da quanto é successo?
- Non lo so. Appena sono entrato, l'ho trovato così e vi ho chiamato subito.
- Okay, non importa. Ehi, riesci a sentirmi?
- Sì. Il caffé.
- Sì, certo, il caffé. Ora ascolta, ti sdraiamo sulla schiena e ti togliamo il coltello, poi dobbiamo schiacciare per contenere l'emorragia esterna. Farà male, ma é necessario, okay?
- Sì. Dieci euro.
- Delira. Miky, molla la lettiga e dammi una mano.
- Eccomi.
- Bene, tienilo fermo. Okay, come ti chiami?
- Marco. Le Marlboro.
- No, no, niente sigarette, adesso. Tieni duro, Marco, ce la puoi fare.
- Sì. Quarantadue e...e...eeeeeeeeeurooooooo.
- Fatto. Finito. Stai calmo. Miky, schiaccia sull'addome con quel tampone. Marco, hai visto? Tutto a posto!
- Sì. Il caffé.
- Ma che ha con 'sto caffè?
- Non lo so, é da quando l'ho trovato che parla del caffé a dieci euro e delle Marlboro a quarantadue.
- La stecca!
- No, il pacchetto.
- No, dicevo a Miky, passami la stecca, é meglio immobilizzarlo. Quarantadue euro un pacchetto?
- Ah, parlava anche di una tabella.
- Quella governativa?
- Sì, proprio quella. Cos'é?
- E' la tabella dei prezzi che lo Stato impone ai consumatori. Si può aumentare o diminuire, ma di un margine minimo.
- Roby, guarda che ha ragione! Sta scritto qui!
- Oh, cazzo! Ma allora é vero! Sta a vedere che é per questo...
- ...che ha preso la coltellata?
- Già, può essere. Dai, dobbiamo caricarlo, é rischioso perdere tempo!
- No, aspetta un attimo, Roby.
- Che c'é?
- Cristo, lo Stato non può farci questo!
- Sì, ma dobbiamo andare, ne parliamo per strada.
- No, no! Ne parliamo qui e ora!
- Cosa cazzo c'é? Quest'uomo rischia la vita, ti rendi conto?
- Appunto! Qualcuno deve fare qualcosa, no?
- Sì! NOI dobbiamo fare qualcosa! Dobbiamo andare, o questo crepa!
- Pensaci un secondo. Se crepa, come dici tu, domani sui giornali cosa scrivono? "Uomo muore accoltellato per aver applicato la nuova Tabella Governativa". Questo scrivono, più o meno.
- E allora?
- Cazzo, Roby, non capisci? Quest'uomo DOBBIAMO lasciarlo morire, e tutto torna come prima!
- Scusa?
- Vuoi pagare un caffé dieci euro? Un pacchetto di Marlboro quarantadue euro? Dove andiamo a finire, di questo passo? A pagare anche per respirare?
- Ma é una vita umana!
- Tutte le rivoluzioni sono passate nel sangue! Basta aprire un libro di storia e leggere!
- Non posso lasciarlo agonizzare fino alla morte! Sono un infermiere!
- Okay, allora non lo lasciamo agonizzare!
E Miky gli spezzò il collo.
Fine..